Microsoft – Google, rivelazione maliziosa?

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Occhio al titolo pop, accompagnato da immagine alla Lichtenstein, apparso qualche ora fa sul britannico The Register : tradotto sui due piedi suona “Come ti permetti! Microsoft s’incazza con Google per rivelazioni esplosive da giorno-zero”. Tenete presente che in informatica il giorno-zero (parola di Wikipedia) indica un attacco informatico che inizia nel momento in cui si scopre una falla. Una cosa da panico. La falla, in effetti era stata scoperta da tanto:  Windows 8.1 durante il login per qualche motivo può dare all’utente privilegi di amministratore (cioè col potere anche di guastare il sistema…). Sono immaginabili i guai che potrebbe combinare non sapendolo. Il problema era stato notificato da Google a Microsoft in settembre in base ai termini del Project Zero, il team di teste d’uovo di Google che fanno le pulci alla sicurezza dei sistemi (altrui): Microsoft  aveva 90 giorni di tempo per metterci una pezza, poi ci sarebbe stata una rivelazione ufficiale. L’11 gennaio, puntuale come la morte Google l’ha rivelato, e Microsoft s’è proprio arrabbiata, perché avrebbe messo la patch  entro due giorni, il 13 gennaio, e Google lo sapeva: era la data concordata per avvertire il mondo esterno del guaio, dopo averlo messo a posto. Microsoft in sostanza accusa Google di avergli procurato un grave danno di immagine. Per eccesso di zelo?

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