(Anche) oggi vi parlo così

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Bella zio!

Lo so che volete sapere come ci sono rimasto ieri sera quando hanno annunciato i risultati. E allora ve lo dico subito: tutto sommato sono contento di essere sotto, così non rischio di adagiarmi sugli allori, resto teso nella giusta maniera e proverò a dare ancora di più nelle prossime esibizioni per cercare di entrare nei 16.

B9lPArOIcAENH8pDel risultato sono venuto a conoscenza in diretta Tv mentre ero al ristorante. Avendo cantato per ultimo, sono andato a cena tardissimo, infatti il secondo me lo hanno portato che era già l’una e mezzo. Al mio fianco c’era Graziano Ostuni, il presidente dell’Universal, e della tavolata facevano parte altre persone della mia casa discografica. Tutta gente che di Festival ne ha seguiti parecchi, quindi avevano già previsto il risultato.

Personalmente mi interessava fare una buona esibizione e credo che sia andata bene. Diciamo che la mia “felicità” è questa. Non nego che dentro resta un pizzico di ansia, ma credo sia comune a tutti i venti partecipanti, soprattutto a quelli che hanno già fatto un bel po’ di cose e ogni volta sono chiamati a confermarsi. Loro sanno che devono continuare ad essere perfetti, non possono permettersi passi falsi. Io, essendo un esordiente su questo palco, la vivo in modo un po’ diverso. Per me è tutta una scoperta e ogni giorno imparo qualcosa in più. Tra l’altro qui i ritmi sono allucinanti, non c’è proprio il tempo di annoiarsi.

Vi è piaciuto il look? Mi hanno dato una mano Dean & Dan, i titolari della Dsquared. Credo che salire sul palco dell’Ariston in tuta sarebbe stata una provocazione inutile, e comunque alla fine dentro quel doppio petto mi ci sono trovato bene. Per me era una novità assoluta, in tutta la mia vita non avevo mai indossato un abito così elegante, nemmeno a un matrimonio.

Oggi chiudo parlandovi un po’ della canzone che canterò stasera: è Una carezza in un pugno del grande Adriano Celentano. Mi sembrava troppo scontato scegliere un brano rap. Così ho fatto questa scelta, che oltretutto è un omaggio a un mito che spesso ha anticipato i tempi, persino nel rap. Magari inconsapevolmente, comunque l’intuizione fu davvero geniale. La Sugahill Gang incise Rapper’s delight nel 1979, mentre la sua Prisecolinensinaiciusol è del 1972, ed è considerato universalmente il primo pezzo rap. Quindi sono felicissimo di poterlo omaggiare. Proverò a stupire e mi piacerebbe tanto che Adriano ascoltando la mia versione esclamasse «Hey, ragazzo, sei forte davvero!».

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