Cannes giorno 7. Villeneuve, Donzelli, Schroeder

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Sicario

Settimo giorno. In concorso Sicario, firmato dal Denis Villeneuve di Prisoners e Enemy: Emily Blunt agente FBI affianca in una missione “che non esiste” due ranger Delta Force (Josh Brolin e Benicio del Toro) per abbattere un boss messicano dei cartelli della droga. La missione (com’è tipico dei film di Villeneuve) cambierà le sue idee sull’etica e la morale. Al regista era stato chiesto di riscrivere il ruolo della Blunt per un attore maschio…

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Marguerite et Julien

Ed ecco la Donzelli in profumo di Palma: Marguerite et Julien (de Ravalet) sono i due figli del signore di Tourlaville. Si amano fin da piccoli: da grandi, con grande scandalo, diventano amanti e devono fuggire la società che li giudica e li respinge. Valerie Donzelli (La guerra è dichiarata) dirige sulla base di una sceneggiatura di Jérémie Elkaïm ispirata a un testo di Jean Gruault che poteva diventare una sceneggiatura di Truffaut…
moreofsex21_901 amnesia-posterFuori concorso Amnesia, il ritorno  del Barbet Schroeder di Il mistero Von Bulow con la storia di un musicista elettronico che mentre cerca un lavoro da dj (all’Amnesia) nell’Ibiza degli anni 90 incontra una donna sola e misteriosa. E subito dopo -speculare- il suo film mito: More, anno 1969, a Ibiza, colonna sonora commissionata direttamente ai Pink Floyd…
Tre titoli per “Un Certain Regard”:
Alias Maria del colombiano José Luis Rugeles Gracia: la sua eroina è una guerrigliera tredicenne che deve decidere cosa fare della sua gravidanza in clandestinità nella giungla.
Taklub del filippino Brillante Mendoza racconta come tre sopravvissuti al  tifone Haiyan che ha distrutto la città di Tacloban cerchino di resistere al crollo psichico.
Masaan dell’indiano Neeraj Ghaywan è sulle terribili conseguenze in cui incorre chi, nella città santa di Benares, osi innamorarsi di una persona di casta diversa.

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