Italia Loves Emilia: 3 anni dopo, la ricostruzione grazie al concerto

0

Sono passati tre anni da quel 22 settembre 2012 quando, al Campovolo di Reggio Emilia, Ligabue chiamò a raccolta i suoi amici e colleghi artisti per un grande concerto benefico volto a raccogliere fondi per la ricostruzione dopo il tragico terremoto del 20 maggio 2012.
L’evento prese il nome di Italia loves Emilia, e 150.000 persone da tutta la penisola arrivarono nella cittadina emiliana per contribuire alla causa, e con l’occasione ascoltare tre ore di ottima musica. La finalità del concerto era quella di utilizzare l’incasso per ricostruire i luoghi dove si facevano formazione e cultura.
Oggi, a tre anni di distanza da quell’evento, il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha voluto scrivere una lettera per ringraziare gli artisti ed invitarli a visitare i luoghi ricostruiti grazie alla loro iniziativa e al contributo di chi quel giorno c’era, per la musica e per la solidarietà.

Queste le parole di Bonaccini:
La trasparenza nella gestione dei fondi raccolti è sempre stata la cifra della ricostruzione dell’Emilia colpita dal terremoto del 2012.
A tre anni dal concerto Italia Loves Emilia, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha scritto agli artisti che diedero vita, nel settembre del 2012, al “più importante concerto benefico della storia italiana”.
Quattro milioni e 300mila euro, il risultato dei 150mila biglietti e dei Cd venduti, sono stati il segno concreto della solidarietà regalata dagli artisti ad una terra che ha saputo rialzarsi anche grazie ad espressioni di affetto come questa.
“Avete scelto di destinare – scrive Bonaccini – i fondi raccolti a ciò che sapevate essere luoghi simbolo di questa terra: i luoghi della formazione e della cultura”.
L’asilo nido di Guastalla (Re), inaugurato sabato scorso, le scuole elementari e medie di Crevalcore, il plesso di Palata Pepoli, sempre a Crevalcore, e altre scuole nel modenese, nel reggiano, nel ferrarese, già operative. Ma sono a buon punto anche la scuola di musica e il palasport di Medolla (Mo), la scuola di musica di Reggiolo (Re) e le scuole di Camposanto (Mo), che vedranno la fine dei lavori entro il prossimo anno.
“Quando i tempi del vostro lavoro ve lo consentiranno – aggiunge il Presidente della Regione Emilia-Romagna nella sua lettera agli artisti – vorrei chiedervi di tornare a guardare che cosa è stato fatto, vorrei che anche voi aveste il privilegio di guardare negli occhi i nostri ragazzi e vedere la loro gioia e ascoltare le loro parole”.
Perché la scuola è la comunità, e serve – conclude Bonaccini – “a dare anima alla vita di genitori e figli, per dare speranza che ci sia un domani. Un domani migliore”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci qui il tuo nome