Ave Cesare: Cremonini incanta Roma

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Terza tappa, primo sold-out.

Cesare Cremonini arriva a Roma con il suo Più che logico tour 2015, e trova ad attenderlo un Palalottomatica esaurito in ogni ordine di posto. L’accoglienza che la capitale tributa al cantautore bolognese è degna di una star: tagliandi esauriti da settimane e fan che dalle prime ore del mattino sono in coda ai cancelli per accaparrarsi il posto “in transenna”.

Lui ripaga a dovere i 10.000 dell’Eur. Per due ore e mezza canta, balla e dialoga con il pubblico; uno spettacolo a tuttotondo in cui trovano spazio romanticismo ed entusiasmo, adrenalina ed intimità, pop e swing.

Risulta difficile raccontare, mettere nero su bianco le mille sfaccettature di un live che esalta a pieno le qualità di un artista completo, poliedrico, ad un passo dalla piena maturità eppure sempre pronto a mettersi in gioco.

È un attimo. Le luci del Palalottomatica si spengono, il palco prende vita ed una pedana mobile proietta Cremonini al centro di una passerella dai mille colori, che ricorda molto il pavimento di una discoteca degli anni 80′.

Si parte con l’ultimo singolo in rotazione radiofonica, quel Lost in the weekend che in soli due mesi ha già riscosso un enorme successo.

Cesare è in gran forma, saluta il pubblico, lo ringrazia, lo riscalda prima con le parole, poi con la musica.

Dicono di me e PadreMadre danno la scossa decisiva, ma lo zenit si tocca poco dopo, quando vengono eseguite in rapida successione La nuova stella di Broadway e Buon viaggio (share the love), la colonna sonora dell’estate italiana 2015.

La band è superlativa: due chitarre (Andrea Morelli e Alessandro De Crescenzo), due tastiere (Bruno Zucchetti e Michele Guidi), due corsiti (Gianlugi Fazio e Roberta Granà), un batterista (Andrea Fontana), Andrea Giuffredi alla tromba e l’immancabile Nicola “Ballo” Balestri al basso. Eppure manca qualcosa. Ma certo, il pianoforte! Eccolo comparire, come per magia, al centro della pedana che si incunea tra i fan.

L’ex leader dei Lunapop si siede, sfiora i tasti e da vita prima a Figlio di un re poi, dopo aver ricordato Marco Tamburini, dedica al compianto musicista jazz, Vieni a vedere perché.

Cremonini 2Mondo , Logico#1 e Grey Goose mettono a dura prova le fondamenta del palazzetto. Segue un intervallo di un paio di munti nei quali vengono proiettate cartoline di Roma con simpaticissime didascalie. I tecnici ne approfittano per allestire la strumentazione necessaria alla parentesi swing. Con il “ritmo saltellante” vengono arrangiate Gli uomini e le donne sono uguali ed Una come te.

L’artista emiliano saluta la capitale con un poker di successi (50 Special, Marmellata #25, Le sei e ventisei ed I love you) prima di concedere il bis con Un giorno migliore.

La sensazione, a fine concerto, è che i Palasport non bastino più a contenere i fan di Cremonini. Ben presto a Cesare saranno spalancati i cancelli degli stadi, e finalmente una folla oceanica potrà rendere pieno merito a uno dei pochi, veri, cantautori di livello rimasti in cirolazione.

Ave Cesare, Roma te salutant

La Band:

Nicola “Ballo” Balestri (Basso)

Andrea Morelli (Chitarra)

Alessandro De Crescenzo (Chitarra elettrica)

Gianlugi Fazio (Cori)

Roberta Granà (Cori)

Andrea Fontana (Batteria)

Bruno Zucchetti (Tastierte)

Michele Guidi (Tastiere)

Andrea Giuffredi (tromba)

 

La scaletta:

  1. Lost in the weekend
  2. Comico (sai che risate)
  3. Dicono di me
  4. PadreMadre
  5. Le tue parole fanno male
  6. Non ti amo più
  7. La nuova stella di Broadway
  8. Buon viaggio (share the love)
  9. Figlio di un re
  10. Vieni a vedere perchè
  11. Mondo
  12. Logico#1
  13. Io e Anna
  14. Grey Goose
  15. Gli uomini e le donne sono uguali
  16. Una come te
  17. Maggese
  18. 50 Special
  19. Marmellata #26
  20. Le sei e ventisei
  21. I Love you
  22. Un giorno migliore

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