PPZ. Jane Austen con morti viventi

Lotta di classe, zombie alle masse?

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PPZ – Pride and Prejudice and Zombies
di Burr Steers.
con Lily James, Sam Riley, Jack Huston, Douglas Booth, Bella Heathcote
Voto 7

Visto che Brad Pitt ha fatto un World War Z, ecco che Orgoglio e pregiudizio e zombie diventa (da Pride, and prejudice and Zombies) PPZ: insomma, la versione cinematografica del romanzo scritto da Seth Grahame-Smith a 4 mani (due morte) con Jane Austen (sì, lei, quella classica) lasciando ampie isole di scrittura del libro originale con l’aggiunta degli zombie. Idea geniale, come quella di Abramo Lincoln, cacciatore di vampiri. Che non sono facili trovate. Cadrebbero subito. Il film di Steers , come il romanzo, peraltro, non è un’operazione ironica o goliardica. È un innesto dal futuro in una storia classica. E una delle conseguenze della moda di riproporre Jane Austen in tutte le salse (utilissima anche ai postmoderni: vedi Il diario di Bridget Jones). Orgoglio e pregiudizio, l’originale, uscito nel 1813, prende il suo titolo dal confronto tra Darcy, uomo orgoglioso del suo lignaggio e Elizabeth, ragazza da marito che ha forti pregiudizi nei confronti di quell’orgoglio. Lui aristocratico e orso e lei piccola proprietaria tagliente di lingua e incurante dell’aver bisogno di un matrimonio veloce per non perdere i beni in una famiglia di sole femmine. Ovviamente si piacciono ma non lo confesserebbero neanche a se stessi. E si muovono in una società (la Regency, prima della Vittoriana) che sembra un meccanica d’orologio di riti e formule obbligate di corteggiamento e di risposte ai sentimenti. Una società classista dove chi è di classe più bassa è a tutti gli effetti condannato a restarci. Se guardate bene già Orgoglio e Pregiudizio, l’originale, è pieno di zombie che ruggiscono sullo sfondo: le classi emergenti. In PPZ gli zombie sono eclatanti, vagano in cerca di cervelli da divorare, si infiltrano nelle protette proprietà degli aristocratici, fanno del terrorismo biologico e spingono per il controllo della società… La concessione inventata da Grahame-Smith è che Darcy è un cacciatore di zombie e Elizabeth (e le sue sorelle) sono addestrate alle arti marziali. Ma il linguaggio e il comportamento sono rispettosi dell’epoca. La loro storia d’amore diventa anche la storia del tentativo di arginare l’invasione interna dei non morti che esponenzialmente possono riprodursi più dei viventi. Riconoscete la metafora?

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YouTube / M2 Pictures – via Iframely

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