Springsteen: in arrivo la sua autobiografia

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Esce negli USA, il prossimo 27 settembre, l’autobiografia di Bruce Springsteen, intitolata Born To Run: è questa la vera notizia del giorno. Mentre procede alla grandissima il suo The River Tour 2016, che in estate arriverà anche in Italia (3 luglio Milano, 16 Roma), Bruce annuncia la sua prossima uscita. Ma stavolta per l’appunto, non parliamo di dischi, anche se sono sempre più insistenti le voci di un suo album da solo forse in arrivo già in primavera. Springsteen sta rivedendo le ultime fasi di scrittura della sua autobiografia per la quale avrebbe ricevuto un anticipo di oltre  10 milioni di dollari. A pagare una tale cifra è una delle case editrici più importanti e famose del mondo, la Simon & Schuster con sede a New York (quella che pubblica – per dire –  i libri di Stephen King, ma anche di Bob Dylan). In copertina una delle foto più celebri di Springsteen scattatagli da Frank Stefanko.

springsteenautobiografia

Bruce ha iniziato a scrivere questo libro nel periodo di Wrecking Ball, poco per volta, ma poi – come raccontò lui stesso in una conferenza stampa a Parigi – “Scrivevo un po’ per volta, poi mi fermavo anche per un lungo periodo poi aprivo i giornali e vedevo che tutti scrivevano libri su di me e non volevo essere ‘un altro pesce nell’acquario'”. Però Bruce pringsteen a quel progetto, nato nella sua testa all’indomani dell’esibizione al Superbowl del 2009,  ha continuato a pensarci e a lavorarci ed ora a 7 anni di distanza arriva al giusto  compimento. In Born To Run, Springsteen ci racconta cosa ha significato per lui  crescere a Freehold in New Jersey in mezzo alla poetica, al pericolo e alla cupezza che stimolavano la sua immaginazione. Ci parla delle sue prime esperienze di cantante nei bar di Asbury Park  e della sua lotta senza quartiere per diventare un musicista. Ma soprattutto Bruce, per la prima volta,  ci narra quei conflitti interiori che hanno fatto nascere i  suoi lavori migliori facendoci capire come e perché la canzone “Born To Run” ci riveli molte più cose di quante ne abbiamo mai immaginate fino ad oggi. Secondo gli addetti ai lavori dell’ambiente editoriale, si tratterà di un enorme best-seller (non abbiamo alcun dubbio in proposito), un libro in cui si capirà anche il tipo di rapporto di lealtà totale e speciale che Bruce ha con i suoi fans e la sua complessa e articolata capacità di gestire problemi e controvesie che gli sono capitate nella vita.

Mi rendo perfettamente conto, – ha detto Bruce – di avere una vita benedetta, che mi permette di parlare con il mio pubblico degli argomenti per cui provo interesse“. Gli stessi che ha messo nel corso degli ultimi anni nelle sue canzoni come i diritti per i gay (tema trattato in “Streets of Philadelphia”), la violenza efferata di certa polizia americana (“American Skin 41 Shots”), l’ineguglianza fiscale (su cui ha basato un intero album come The Ghost Of Tom Joad)  e l’11 settembre (su cui ha costruito un altro memorabile disco, The Rising). Springsteen potrebbe aver deciso di ultimare proprio in questo periodo la sua autobiografia, dopo che nella scorsa primavera la sua storica assistente Obie Dziedzic, aveva dichiarato alla stampa che stava scrivendo un libro di ricordi sulla sua vita insieme a Bruce e alla E Street Band. Obie – che è sempre stata considerata la prima fan di Bruce, sin dai tempi degli Steel Mill – è colei che, ad esempio, lo ha aiutato a comprarsi la sua prima macchina, la prima casa, insomma una sorta di presenza-ombra che lo ha anche convinto a seguire una dieta molto più salutista a base di verdure e insalate. Ed effettivamente la forma di Springsteen, continua ad essere invidiabile a dispetto dei suoi (quasi) 67 anni. Il libro scritto dalla Dziedzic ha avuto la benedizione  del Boss e  anche su questa pubblicazione quindi c’è grande attesa. Già quattro anni fa Bruce aveva  pensato di pubblicare le sue memorie, ma proprio in quel momento (era il 2012) stavano uscendo le autobiografie di Neil Young (Waging Heavy People: A Hippie Dream, pubblicato dalla Penguin (e in Italia da Feltrinelli col titolo di Il sogno di un Hippie) e di Pete Townshend (Who I Am, edito da Harper & Collins e da Rizzoli nel nostro paese), e lui preferì rinunciare, dichiarando a un giornalista del Daily Mail che aveva pensato “Fanculo, non farò un libro così anche io…“. L’appuntamento quindi è stato solo rimandato.

Se dunque con le prime due biografie di Dave Marsh* (Born to Run, uscita nel 1979, e Glory Days, pubblicata nel 1987, poi raccolte e aggiornate in un unico volume edito dalla Routledge nel 2003 dal titolo Two Hearts: The Definitive Biography 1972-2003) abbiamo conosciuto a fondo il primo Bruce, se con il maestoso Bruce di Peter Ames Carlin, abbiamo intravisto qualche ombra nell’immagine fulgida del Nostro, se con il bellissimo Come un Killer Sotto il Sole ** di Leonardo Colombati e l’altrettanto interessante Badlands di Alessandro Portelli abbiamo approfondito l’aspetto letterario di Springsteen, finalmente adesso avremo la possibilità di leggere la sua versione e visione dei fatti, capire come scrive quando non si tratta di canzoni, sapere esattamente cosa lui stesso vuole farci sapere. Tra l’altro che Bruce sia anche un attento e vorace lettore (come dimostra anche la foto che abbiamo scelto per l’apertura, ripresa da Internet, nda) è cosa nota da molti anni (anche perché è evidente che se non amasse leggere non potrebbe scrivere canzoni come quelle che fa da più 40 anni).

Scrivere di te stesso – ha sottolineato Bruce nelle note del libro – è una cosa buffa, ma in questo tipo di progetti lo scrittore deve fare una promessa: mostrare al lettore la sua mente. In queste pagine, ho cercato di farlo.

Born To Run  uscirà in versione cartacea con copertina rigida, in versione e-book e come audiolibro in contemporanea negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Australia, in Canada e in India. I diritti sono già stati venduti in altri 9 paesi e possiamo garantirvi con assoluta certezza che una delle più grandi case editrici italiane (la Mondadori) ha già acquistato i diritti per la traduzione in italiano e per la distribuzione dell’opera. Quindi Born To Run potrebbe uscire anche in Italia nello stesso giorno, ovvero  mercoledi 27 settembre 2016. Save the date!

 

*Dave Marsh ha anche pubblicato Bruce Springsteen On Tour: 1968-2005 (Bloomsbury, 2006)

** Curiosamente la foto di Frank Stefanko, usata per la copertina di Come un Killer Sotto il Sole è la stessa usata per l’autobiografia di Bruce

Patrizia De Rossi è nata a Roma dove vive e lavora come giornalista, autrice e conduttrice di programmi radiofonici. Laureata in Letteratura Nord-Americana con la tesi La Poesia di Bruce Springsteen, nel 2014 ha pubblicato Bruce Springsteen e le donne. She’s the one (Imprimatur Editore), un libro sulle figure femminili nelle canzoni del Boss. Ha lavorato a Rai Stereo Notte, Radio M100, Radio Città Futura, Enel Radio. Tra i libri pubblicati “Ben Harper, Arriverà una luce” (Nuovi Equilibri, 2005, scritto in collaborazione con Ermanno Labianca), ”Gianna Nannini, Fiore di Ninfea” (Arcana), ”Autostop Generation" (Ultra Edizioni) e ben tre su Luciano Ligabue: “Certe notti sogno Elvis” (Giorgio Lucas Editore, 1995), “Quante cose che non sai di me – Le 7 anime di Ligabue” (Arcana, 2011) e il nuovissimo “ReStart” (Diarkos) uscito l’11 maggio 2020 in occasione del trentennale dell’uscita del primo omonimo album di Ligabue e di una carriera assolutamente straordinaria. Dal 2006 è direttore responsabile di Hitmania Magazine, periodico di musica spettacolo e culture giovanili.

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