Ed eccoci arrivati al quinto appuntamento con Claudio Trotta. Questa volta dice la sua sullo stato salute della nostra musica («dal punto di vista artistico è mediocre. Io quello che reputo di grande spessore sono la world e il jazz italiani, non certo il rock o il pop. Salvo rare eccezioni, è quasi sempre pura imitazione ed è frutto di una discografia che non sa più fare scouting») e ci spiega perché da noi i festival rock non funzionano.
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Nelle prime due puntate Trotta aveva parlato in modo approfondito del fenomeno del secondary ticketing, Nella terza invece ci ha raccontato la “sua” Barley Arts, poi ci ha spiegato in cosa consiste il ruolo del promoter e come avviene una trattativa per portare in Italia una star internazionale. Nella quarta ci ha spiegato cosa vuol dire organizzare un concerto in Italia ed ha detto la sua sul costo dei biglietti dei concerti: “Sì, sono troppo cari…”.
Per chi se le fosse perse, ecco i link per vedere le prime quattro puntate della lunga intervista con Claudio:
Il fenomeno del secondary ticketing (parte 1)
Il fenomeno del secondary ticketing (parte 2)