Smart Prime. Bello, ricco e low cost.

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Come accade ormai da alcuni anni a ridosso dell’estate Vodafone Italia presenta il “suo” smartphone pronto per viaggiare sulla Rete 4G. Quella di Vodafone ovviamente, considerata da molti la migliore d’Italia, ma anche le altre visto che il telefono non è bloccato e accetta sim di tutti gli operatori. Il nuovo Smart Prime esibisce un design sempre più ricercato – anche se ancora non molto originale – adotta l’ultimo sistema operativo Android (Marshmallow 6) e integra una fotocamera pensata per gli amanti dei selfie e dei social network. Quando il device è bloccato, infatti, basta un doppio click sul tasto “volume up” per attivare la fotocamera frontale da 5 megapixel. Smart Prime offre anche una fotocamera posteriore da 8 mpx – anche questa attivabile immediatamente con il tasto “volume down” – e un’ampia gamma di filtri dedicati a chi posta i propri scatti sul web. Completano le caratteristiche la memoria da 8GB espandibile e la batteria sempre più resistente. Il tutto ad un prezzo assolutamento competitivo 149 euro, circa 50 euro in meno dei diretti rivali. Da notare che Smart Prime è lo smartphone più sottile tra quelli della stessa fascia di prezzo, con i suoi 7,9 mm di spessore e 128 grammi di peso. Il design è è valorizzato dalla cover con tasti in metallo, elegantemente incisa a rombi sul retro. Il nuovo device Vodafone è già disponibile nei Vodafone Store e su vodafone.it a 149 euro nella versione white, gold e black.

Sono nato a Milano. Negli anni 80, laureato in filosofia, ho iniziato come copywriter all’Ufficio Pubblicità  di Rizzoli Libri.  Negli anni 90 ho collaborato con l’Europeo  - novità tecnologiche - e successivamente con Brava Casa, Anna, Milleidee e Max. All’inizio del nuovo secolo, addetto stampa alla start up che ha creato RCS WEB, ho continuato  a scrivere su Max,  con contributi al mitico spin off tecnologico Max 2.0 ora da collezionisti. Collaborazione proseguita in Gazzetta dello Sport.it.  Dal 2009 al 2012 ho scritto anche sul  mensile filosofico scientifico KOS. Il mio avatar l’ha  scelto mia figlia Irene, con la quale condivido l’idolatria per Bob Dylan, ma che non sopporta la mia passione per le opere di Mozart.

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