Vita che passi, vita che ti passo accanto…

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…ovvero: gli incontri sul cammino. Lungo il tragitto si trovano forme di vita di tutti i tipi, meno rispetto a Santiago, ma qualche occasione c’è, forse qui è più facile fare quattro chiacchiere in ostello con gli altri ospiti, rispetto a far due parole in strada. Io personalmente sto procedendo quasi tutto il tempo da solo, a parte ieri quando ho beccato il signor G prima di arrivare ad Acquapendente.

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Il signor G è un pensionato romagnolo. Ci siamo conosciuti sull’autobus per salire a Radicofani. Notare la differenza con la quale affrontiamo il cammino: io ho tutte le tracce Gps sul telefono e tutte le strutture per dormire prenotate, lui va in giro con un Nokia 3310 e prenota giorno per giorno. L’anno scorso ha fatto tutto il cammino di Santiago con un foglietto che riportava solo le tappe con le distanze. Lo ammiro molto perché è un personaggio che non ha perso il fiato per parlarci e che non ha perso la voglia di aiutarci (e di farsi aiutare). Non ho il suo numero, ma penso lo troverò ancora in giro lungo il cammino.

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Sempre a Radicofani ho trovato un signore australiano che sta facendo il cammino da Canterbury, e l’altro giorno l’ho aiutato a prenotare una struttura per dormire. Il povero isolano pensava di riuscire a parlare con una struttura alle 19, peccato che il numero fosse del municipio e non di un hotel…

Poi ci sono gli incontri con gli animali (che non sono i coinquilini che ti svegliano alle 4.30 del mattino, ‘tacci loro, quelli sono molto peggio): stamattina appena fuori dal rifugio mi ha tagliato la strada un camoscio (o un cerbiatto, boh, non ero abbastanza sveglio). Ieri invece un povero cagnetto è venuto a farsi coccolare a Centeno, paese di quattro case dove non passa mai nessuno, forse.

Oggi ho percorso 22km circa, da Acquapendente a Bolsena. Tempo meraviglioso, sole e vento forte, in mezzo al nulla (solo un paese a metà percorso). Parecchi saliscendi che ho sottovalutato prima di partire mi hanno letteralmente ammazzato, e poi quel lago che continui a vedere ma che il percorso ti tiene a distanza, insomma, altro che “Non vale più”, piuttosto “Non passa più” se proprio vogliamo scomodare Tony Dallara.

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Arrivato a Bolsena mi sono mangiato un bel panino con la porchetta in una norcineria del posto. È un posto carino, ma il borgo mi sembra molto turistico, vabbè. Un gruppo di turisti americani mi ha chiesto di scattargli una foto piazzandosi in mezzo alla strada, con tanto di auto in arrivo. Strike.

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Comunque alla fine il lago l’ho visto per bene, eccome se l’ho visto…

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Una considerazione musicale: di questo brano adoro il passaggio dalla strofa al ritornello, è come se durante la strofa stessi facendo fatica a camminare e al ritornello arrivassero tutte le forze, fateci caso.

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Non ha ancora capito cosa farà da grande, ma per adesso ha in tasca una laurea magistrale in Ingegneria Informatica, fa lo sviluppatore Web freelance, collabora con il Politecnico di Milano e con varie società di comunicazione. Ama lavorare dietro le quinte e, in generale, "si ripete spesso che è fortunato" (cit.). Appassionato di musica, eventi e fotografia live, adora andare ai concerti e quando può si precipita sotto il palco a scattare. Si (pre)occupa della parte tecnica di Spettakolo.it (quindi se il server crolla è colpa sua). Per festeggiare i suoi 30 anni ha scritto il suo primo libro "Da ventinove a trenta" (YouCanPrint, 2018).

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