Stairway to Heaven: ai Led Zeppelin nessun rimborso delle spese legali

0
Led Zeppelin

Nuovi sviluppi sulla causa legale che ha al centro della contesa il celebre brano dei Led Zeppelin Stairway to Heaven. La band infatti è stata accusata di aver plagiato il brano degli Spirit Taurus proprio dagli eredi di Randy Wolfe, frontman della band scomparso nel 1997. Dopo che in primo grado, un tribunale ha dato ragione a Page e Plant, l’etichetta degli Zeppelin, la Warner/Chappell Music aveva infatti chiesto quasi 800.000 dollari agli eredi di Wolfe, come rimborso per le spese legali sostenute per la causa.

La Corte però, presieduta dal giudice Judge Gary Klausner,  ha ritenuto non dovuto il rimborso, in quanto la causa intentata non è futile e immotivata. Secondo il giudice ci sono tutti gli estremi per un processo e non è ravvisabile alcun intento truffaldino o poco chiaro da parte dell’Accusa.

Ora dunque attenderemo gli sviluppi del processo d’appello per capire in che modo potrà evolversi la situazione. Ricordiamo che la storia ebbe inizio nel maggio 2014, quando i componenti della band losangelina degli Spirit accusarono i Led Zeppelin di aver copiato l’intro del classico Stairway to Heaven, uscito nel 1971 e contenuto nel loro quarto album  Led Zeppelin IV, attingendo da un loro pezzo strumentale, intitolato Taurus, tratto dal loro primo album del 1968.

Significative a riguardo le dichiarazioni fatte lo scorso luglio da Ozzy Osbourne. Il leader dei Black Sabbath infatti è intervenuto sulla questione rilasciando queste dichiarazioni:

Ho sentito le canzoni e posso dire che c’è al massimo una leggera somiglianza. Ma è come dire che ogni canzone che ha quel tipo di chitarra sia un plagio. Non è gusto. Ci sono solo un tot di note su una chitarra e le somiglianze sono pochissime. (…) Ho conosciuto personalmente tutti i membri dei Led Zeppelin e non avevano bisogno di plagiare niente da nessuno. Tutta questa vicenda è stata una perdita di tempo, una vera follia. Non meritavano tutto quello che è successo“.

Qui sotto intanto, se volete, potete riascoltare i due brani in questione.

Alcuni contenuti o funzionalità non sono disponibili senza il tuo consenso all’utilizzo dei cookie!

 

Per poter visualizzare questo contenuto fornito da Google Youtube abilita i cookie: Clicca qui per aprire le tue preferenze sui cookie.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci qui il tuo nome