Demolition. La vita come serie di macerie

Un uomo fa a pezzi la sua vita per non essere fatto a pezzi

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Demolition – Amare e Vivere
di Jean-Marc Vallée
con Jake Gyllenhaal, Naomi Watts, Chris Cooper, Judah Lewis, Heather Lind
Voto 6+

C’è una gran voglia di spaccar tutto, in questo film come negli altri di Jean Marc Vallée, e ci sono molte demolizioni in atto e in metafora. Il film comincia con un incidente stradale che spacca il matrimonio di Gyllenhaal, manager lanciatissimo in carriera, ma poco convinto,   infelice e prigioniero della famiglia della moglie. Dopo la sua morte anche la sua vita comincia a incrinarsi e lui si aggrappa a un reclamo per la carenza di un distributore automatico, ma è evidente che il codice di comportamento da manager tra i manager per lui è andato a farsi friggere. È una specie di zombie coi gradi che mette in imbarazzo l’azienda. Non riesce più a stare al gioco delle convenzioni e delle ipocrisie. Però, perseguendo il reclamo conosce una donna e arriva a un amore. Fragile e pronto per la demolizione anche quello, con la sua bella scia di disastri collaterali. Poi si fanno scoperte terribili e infine si passa alle demolizioni vere e proprie, di una casa, di una faccia e di un passato. Il futuro sarà meglio? Difficile dirlo. Il futuro è il presente che arriverà. Il regista non vuole farti uscire con un finale preconfezionato, ma ne confeziona uno che anche in buona fede suona retorico e posticcio. Non è un film memorabile. Onesto sì. Il trailer però una volta tanto dà l’idea del film alternativo che poteva essere…

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