L’estate addosso. Muccino on the road

Va dove ti porta Muccino. In America

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L’estate addosso
di Gabriele Muccino
con Brando Pacitto, Matilda Anna Ingrid Lutz, Taylor Frey, Joseph Haro, Guglielmo Poggi
Voto 6

Rispetto alla visione veneziana non abbiamo ripensamenti particolari: L’estate addosso di Muccino è praticamente un film educativo, di nobili intenti: racconta di un neo-maturato romano che riesce a trovare il modo di andare a fare le vacanze in America ospite di due amici americani di un amico italiano e si ritrova come compagna di viaggio la più conservatrice, antipatica e saccente della classe, che aveva tenuto a distanza per tutto il liceo, ma strada facendo scopre che il cervello lavora in un modo e il suo corpo in un altro: lei tutto sommato gli piace molto. I loro ospiti americani sono due ragazzi gay e lei da brava conservatrice li giudica pervertiti, ma strada facendo scopre che uno dei due le piace (tra i due era quello che si credeva etero e strada facendo si era scoperto gay). Anche l’altro ragazzo gay, strada facendo, scopre che il neo maturato romano gli piace. Insomma, strada facendo la gente si scopre e si piace. Lo standard è che ti piacciono sempre quelli sbagliati… L’insegnamento comunque è mai fermarsi alle prime impressioni (che poi sono prevenzioni e paure) e ascoltare il proprio cuore. Il tema è nobile, lo svolgimento sciolto e in fondo indolore: anche il recensore strada facendo si è detto che tutto sommato Muccino ha un cuore anche se gioca a fare l’antipatico della classe. Forse è una confessione? Ci sta dicendo anche perché strada facendo ha scelto l’America? Problema (forse del recensore): emozioni poche.

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