Appuntamento per i prossimi 23, 24 e 25 settembre a Faenza con il #NuovoMEI, il più grande festival della musica emergente italiana e primo festival del giornalismo musicale, che si presenta quest’anno in un’edizione tutta nuova e ricca di appuntamenti imperdibili. Patron della manifestazione, che negli anni ha scoperto talenti come Levante, Dente e l’ormai ultraconosciuto Daniele Silvestri e che nacque con lo spirito di sostenere e supportare le etichette indipendenti, è Giordano Sangiorgi, una vera e propria istituzione nell’ambiente della musica indie del Belpaese. Romagnolo verace, innamorato della musica, del talento e del suo mestiere di promoter musicale e culturale. Noi di Spettakolo lo abbiamo intervistato per farci raccontare qualche retroscena del #NuovoMEI2016.
Lo scorso anno, dopo 20 anni, il “classico” MEI, ha chiuso un ciclo e ne ha iniziato uno diverso e rinnovato con il #nuovoMEI2015. Come va la preparazione della seconda edizione di questa “nuova” esperienza?
La chiudiamo definitivamente e azzeriamo tutte le edizioni del MEI celebrando i 20 anni del Mei con un grande concerto con Daniele Silvestri. IL Festival delle Autoproduzioni è nato nel 1995 a Faenza e il MEI nel 1997 per cui le celebrazioni per i 20 anni del MEI, dopo avere realizzato una doppia compilation curata da Federico Guglielmi, un libro a cura di Vololibero, una serie tv su Sky Arte di quattro puntate sulla nascita della scena musicale indipendente intitolato Rotte Indipendenti concludiamo il ciclo dei 20 Anni e chiudiamo definitivamente il Mei sabato 24 settembre con il concerto gratuito in Piazza del Popolo di Daniele Silvestri che emblematicamente fu uno dei primi dall’ambito pop e cantautorale a venire al MEI delle primissime edizioni con un suo stand della sua piccola etichetta discografica indipendente dell’epoca e stare al banchetto, senza neanche farsi annunciare da qualche nota stampa, tutti e tre i giorni a parlare e incontrare tantissimi giovani artisti e band. Lui rappresenta la crescita quantitativa e qualitativa del mercato musicale indipendente che oggi vale circa il 26% come ancito dalla WIN in una recente indagine. Chiuso questo ciclo il MEI chiude perche’ si apre un # Nuovo Mei che mi vede coinvolto gia’ da quest’anno solo nelle vesti di coordinatore ma dove tutto il programma e’realizzato da un gruppo di lavoro faentino legato alla Casa della Musica e ai club di Condens e da un gruppo di lavoro nazionale presente in modo ramificato in tutta Italia con la Rete dei Festival con punto di riferimento Exit Well a Roma. E’ chiaro che con quella scossa si e’ potuto fare questo rinnovamento e passare definitivamente i testimone come accade proprio quest’anno alle giovani generazioni della musica indipendente emergente italiana tutta in gran parte under 30.
Il #nuovoMEI voleva rompere il monopolio dei talent show e delle piattaforme multinazionali omologate così come in passato il MEI ha rotto quelle delle major sul mercato. A distanza di un anno, come va questa missione?
Direi bene. C’è una grande crescita di nuovi artisti emergenti che rinnovano il pop, il rock, il cantautorato e il rap. Quest’anno è prprio l’anno del ricambio generazionale con Motta, Calcutta, VOina Hen e Ghjali solo per citare alcuni, tutti nuovi talenti emersi fuori dai talent e che dureranno certamente a lungo.
Il #nuovoMEI è anche il primo festival del giornalismo musicale. Ci spieghi questa scelta.
Abbiamo voluto innovare come sempre facciamo al MEI. Così abbiamo ribaltato i tradizionali canoni dell’organizzazione di una kermesse. Prima di fare il festival abbiamo invitato i giornalisti a fare un Forum sul Giornalismo Musicale, il primo in Italia. Ci saranno tutte le esperienze del giornalismo con oltre 100 giornalisti , da quelli tradizionali a quelli più innovativi, vediamo cosa emergente da questo confronto che vede gia’ oltre 100 giornalisti iscritti al Forum di due giorni di sabato 24 e domenica 25 settembre sul futuro dell’informazione musicale in Italia.
Crede che un’epoca come la nostra in cui la distribuzione musicale è sempre più legata alla rete (YouTube/ Social network) possa essere favorevole per la musica indipendente?
E’ favorevolissima per farsi conoscere ed emergere, tanto che tutta la nuova generazione indipendente ed emergente oltre che dai live sta uscendo dall’on line, ma sfavorevolissima per trarne risorse economiche visto che questi monopoli multinazionali globali fanno loro i prezzi irrisori con cui pagano gli artisti e la filiera creativa musicale che da’ loro i contenuti.
Qual è la posizione del MEI sulla battaglia contro il secondary ticketing sollevata da Claudio Trotta?
Che siamo totalmente d’accordo con lui. Un nostro amico e collaboratore il giornalista Fabrizio Galassi ha fatto un bella analisi su questo tema che invito ad andare a cercare in rete e leggere (cliccate qui – ndr). E’ una battaglia da vincere quella contro il “bagarinaggio legalizzato” on line.