Indivisibili. Tammurriata freak

Gemelle siamesi scoprono il bisogno d'indipendenza. Forse

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Indivisibili
di Edoardo De Angelis
con Marianna Fontana, Angela Fontana, Antonia Truppo, Massimiliano Rossi, Toni Laudario
Voto 7

Due gemelle siamesi campane, unite all’anca, vengono sfruttate dai loro genitori come attrazione per feste, banchetti, cresime, discoteche. Squallore. Cantano, indivisibili, melodie per camorristi. Poi un giorno un medico ubriaco rivela che avrebbero potuto essere divise alla nascita: non hanno organi o ossa in comune. Diciamo così: la gemella alla vostra sinistra in apparenza non se la sente di cambiare, quella alla vostra destra vorrebbe emanciparsi: ma è difficile prendere decisioni e attuarle quando le teste sono due e i corpi fusi. Il padre e la madre sono disgraziati usciti da un capitolo dei Miserabili, i personaggi di contorno sono schiuma del nostro tempo, e le due ragazze (che parlano sempre in dialetto stretto sottotitolate) a un certo punto si danno a una fuga disperata e sognante, complice la proposta di un malavitoso locale che si offre di gestirle e in realtà le userebbe in un bordello galleggiante per amanti del bizzarro. Indivisibili è nella linea del racconto partenopeo che scava fino alle radici mitiche e galleggia tra folklore che si vorrebbe sociologico o antropologico (e poi è sempre il connotato di vendibilità di queste storie: la critica identica a ciò che si critica) e un tratto più doloroso e profondo, tra sessuale e ancestrale. In due parole, è un film italiano con una marcia in più, che non viene solo dalla morbosità del soggetto. Era a Venezia alle Giornate degli Autori. Non è stato mandato all’Oscar.

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