Al di qua.

Un documento sulla povertà

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Al di qua
di Corrado Franco

Presentato in anteprima al Biografilm Festival a giugno, poi ad Assisi e Torino in ottobre. Da stasera a Roma al cinema Tiziano. Al di qua doveva durare 5 minuti. Ha raggiunto la durata di un film autoprodotto da Corrado Franco con un po’ di crowdfunding. Nella sua semplicità è sacrale. Parte in bianco e nero con un senzatetto di Torino che si confessa alla cinepresa che poi avanza avanza verso altri dispersi, 40, colti sui loro giacigli sotto gli archi e sui marciapiedi. Dopo la morte di uno di loro raggiungono l’ospedale dove il corpo è stato ricoverato e in gruppo, fronte silenzioso che guarda in macchina sulle note di La passione secondo Matteo di Bach (che contornò a suo tempo Accattone di Pasolini) e La passione secondo Giovanni, confessano i loro bisogni, i desideri, le sofferenze patite. Discorsi confusi, nitidi, tragici, poetici, disperati: le parole di chi vive in sofferenza, solitudine, povertà. Molti non hanno più un dio da pregare, altri esprimono credi molto personali. Il senso dell’operazione, che si chiude con un tocco di colore e un effetto speciale di un misticismo naif, è mostrare, testimoniare e, soprattutto, chiedere aiuto. Di qua.

Ecco il trailer su RepubblicaTv

 

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