Lion. Che si salvò con Google

Bambino disperso in India e adottato in Tasmania ritorna via Google Earth

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Lion – La strada verso casa
di Garth Davis
con Dev Patel, Rooney Mara, Nicole Kidman, David Wenham, Nawazuddin Siddiqui.
Voto 6/7

Il bambino Saroo, di un villaggio disperso in un distretto dell’India, una notte segue il fratello maggiore per lavorare e aiutare la mamma che si distrugge in una cava di pietra. Si addormenta in una stazione, rimane chiuso in un treno, si risveglia 1600 miglia dopo a Calcutta, dove non sanno neppure come si pronuncia il nome del suo villaggio, e diventa uno dei tanti bambini dispersi che quando va bene vengono affidati a coppie straniere in cerca di adozioni. Finisce con altro sventurato da due bravissimi genitori che vivono bene in Tasmania e cresce fino a diventare Dev Patel, che si strugge perché il ricordo della vera madre e del luogo il cui nome è incomprensibile lo ossessionano. Un bel giorno, a quasi trent’anni, ricalcolando su Google Earth il suo viaggio e i suoi ricordi, trova la strada di casa. La storia è vera, la prima parte somiglia a un incubo da infanzia dickensiana con la perdita del centro sentimentale, ed è incalzante. La seconda è un viaggio a ritroso verso le radici usando il computer, ed è interessante ma più ovvia dal punto di vista drammatico: sai già che la storia è vera ed è finita “bene”. Il titolo viene dal fatto che il protagonista pronunciava male anche il suo nome, che voleva dire Leone. E in effetti Patel è pettinato da “leone”. Quando vediamo il vero Saroo capiamo che il problema di questi film “da-una-storia-vera” è che alla fine mostrano i veri protagonisti e il confronto con gli attori è sempre impietoso…

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