Il cliente. Due drammi in uno

Usare il teatro americano per il presente iraniano

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Il cliente
di Asghar Farhadi
con Shahab Hosseini, Taraneh Alidoosti, Babak Karimi, Farid Sajadi Hosseini, Mina Sadati
Voto 7+

Emad e Rana, giovane coppia iraniana, dopo un crollo della loro palazzina vanno a vivere temporaneamente in una casa prestata da un collega attore con cui recitano a teatro Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller. L’appartamento era stato abitato da una donna di “discussa” reputazione. Una sera qualcuno citofona, Rana crede sia Emad e apre, uno sconosciuto sale e tiene un comportamento ambiguo che sconfina nell’aggressione. Rana è sconvolta dall’accaduto, Emad non vuole dirlo alla polizia, ma è ossessionato  e inizia un’indagine personale fino a risalire al cliente che ha confuso Rana con la donna con cui aveva spesso incontri e forse l’ha aggredita per paura. Invece di un maniaco però si trova di fronte uno stanco padre di famiglia (anzi, nonno) che replica in variante iraniana il destino del commesso viaggiatore di Miller, proprio la pièce che i coniugi non riescono più a rappresentare: Rana perché turbata, Emad perché assetato di vendetta. L’Iran moderno, e le sue trasformazioni al contatto di violente iniezioni di culture nuove e diverse, viene affrontato alla luce dell’opera di Miller, che a sua volta rappresentava una crisi di trasformazione della società americana.  In parallelo si analizza, in maniera impietosa, la trasformazione di coppia e della mentalità tradizionali maschile e femminile che riemergono nonostante la “modernità” del nuovo Iran. Miglior attore e migliore sceneggiatura a Canne

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