Il gigantesco luna park di Cosmo

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Foto di Danilo D'Auria

Era l’8 aprile 2016 quando Marco Jacopo Bianchi da Ivrea, conosciuto ai più come Cosmo, pubblicava il suo secondo album L’ultima festa. Dopo meno di un anno ci ritroviamo di fronte ad un doppio sold out al Monk di Roma (21 e 22 febbraio 2017). Nel corso di questo periodo decine di concerti in tutta Italia e un incredibile successo radiofonico del singolo L’ultima festa hanno portato Cosmo ad una notorietà impensabile in Italia per il genere proposto.

Descrivere Cosmo è molto difficile: un produttore, un musicista, un cantautore del futuro che propone grandi canzoni melodiche su basi techno e cassa dritta. Avevate mai pensato di ritrovarvi contemporaneamente sia in una discoteca, che ad un concerto? Durante lo show di Cosmo questo è possibile. Non c’è differenza tra chi sta sul palco e chi sotto, è tutto un insieme di corpi danzanti, i ruoli si invertono e i bassi entrano nello stomaco. Cosmo canta Le voci in mezzo al pubblico, e fa salire decine di persone sul palco durante L’ultima festa. Il tutto è possibile grazie all’aiuto di due batteristi che non la smettono un secondo di picchiare sui pad e dai continui giochi di luci, led e fumo che rendono il locale un dancefloor perfetto.

Cosmo cavalca perfettamente la ventata di freschezza che sta attraversando la musica italiana negli ultimi anni, proponendo un techno-cantautorato mai nemmeno immaginato in Italia. Sembra di ascoltare i Chemical Brothers che cantano Lucio Battisti. Un’esperienza che tocca tutti i sensi e che permette di apprezzare tutte queste innovazioni anche a chi non conosce nemmeno una canzone.

Il concerto di Cosmo è veramente una festa in cui tutti saltano, si abbracciano, sudano e l’adrenalina dei fan di tutte le età è alle stelle. Il tour partito ad aprile si concluderà con i concerti di questa sera ai Magazzini Generali di Milano e domani in Piazza Ottinetti di Ivrea: consigliamo vivamente a tutti di trovare il modo di parteciparvi, perché Cosmo è una bomba.

Di seguito la photogallery del concerto a cura di Danilo D’Auria.

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