Torna a far parlare della sua salute (soprattutto mentale) Billy Corgan, frontman degli Smashing Pumpinks, che in un’intervista concessa con Amy Jo Martin, parla di un periodo molto difficile, durante il quale ha pensato al suicidio. Fa sempre un certo effetto quando un personaggio noto e amato dal grande pubblico esterna momenti del proprio vissuto che fanno parte della sfera più intima e privata. Forse perché si crede che chi arriva al successo debba essere per forza felice, quando in realtà la storia, soprattutto musicale, dimostra ben altro. Billy, con estrema sincerità, parla di come questo suo malessere fosse dovuto soprattutto a questioni professionali: il successo dei Nirvana e dello storico album Nevermind e dei Pearl Jam con Ten, aveva surclassato il suo lavoro di debutto Gish.
«Gli Smashing Pumpinks uscirono con un album, un vero successo», racconta Corgan. «Ma nel bel mezzo del tour promozionale uscì quello dei Nirvana, album che tutti sanno fosse incredibile, e poi quello dei Pearl Jam, incredibili pure loro. MI colse un lungo periodo di depressione in cui non riuscivo più a scrivere canzoni. Lottavo per fare passi in avanti, ne ho parlato più volte, lottavo contro le emozioni, contro una depressione suicida. Una mattina raggiunsi il punto in cui ti dici “Salto giù dalla finestra oppure cambio la mia vita”. So bene che sembra molto drammatico ma è esattamente ciò che è successo».
Parole dirette e sincere, che raccontano di come il successo possa essere aleatorio e di come possa distogliere l’attenzione dalle cose primarie della vita. Ovviamente, sappiamo tutti che Corgan ha superato quel momento così buio, che lo ha portato a scrivere una delle sue canzoni più belle, Today, contenuto in Siamese Dream.
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