Fabrizio Moro: “Pace”, il racconto di un percorso lungo una vita

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Foto di Fabrizio Cestari

Pace
di Fabrizio Moro
Voto: 7
Sony Music

Fabrizio Moro torna con un disco di inediti dopo due anni. Il che può essere un tempo relativamente breve o lunghissimo, tutto dipende da come questi due anni sono stati vissuti. Se si sceglie di portare al Festival di Sanremo un brano come Portami Via, intimo, malinconico, quasi disperato ma allo stesso tempo pieno di speranza, la strada è chiara: niente filtri, ma solo un raccontarsi autentico. Pace rappresenta questo: il percorso di un giovane uomo e artista che fa i conti con ciò che lo circonda, ma soprattutto con ciò che ha dentro. Sicuramente un album più aperto anche a livello di suoni rispetto al precedente Via delle Girandole 10, ma intimo, appunto, dal punto di vista dei contenuti. Brani come Pace, Sono anni che ti aspetto, tra i più forti del disco, creano un’empatia dalla quale è difficile staccarsi. Ciò che caratterizza Moro è la capacità di esprimere in modo struggente esattamente quello che sta provando, con una voce che sembra stanca, sofferente, ma piena di forza. Una voce che racconta tutto il passato e il presente di un’anima inquieta, e Fabrizio lo canta senza remore: “Cerco solo il modo di trovare la pace che non ho”. L’influenza di Vasco, particolarmente stimato dal cantautore, non manca (il brano Intanto ne è un esempio), ma quello che va evidenziato è proprio come questo lavoro rappresenti un chiaro intento (riuscito) di imporsi come cantautore con una propria personalità. L’artista romano riflette su se stesso e si racconta, sì, ma induce alla stessa cosa chi lo ascolta. La voglia di dire “Portami via dai sospiri lunghi per tradire il panico che provoca l’ipocondria (…) quando torna la paura e non so più reagire” tocca corde profonde dell’animo umano; l’ottimismo di pensare che “prima o poi tornerà la felicità”, sono tutti sentimenti che difficilmente lasciano indifferenti; la voglia di ritrovare la serenità nelle piccole cose, che alla fine sono quelle che contano davvero. La rabbia, la frustrazione, sono ben presenti, ma è proprio nell’ultimo brano, Intanto, che l’agognata pace sembra tornare, grazie a una lei: “…e mi chiedo perché intanto sei arrivata”.

Fabrizio Moro ha deciso di lasciarsi andare, di buttare via maschere e pudori, facendo un bilancio di ciò che è stato e di ciò che può essere, dando una visione assolutamente personale della vita: l’amore diventa salvezza e rifugio, la felicità non è poi così lontana. La disperazione trova una valvola di sfogo e può tramutarsi in speranza per il domani. Fabrizio racconta se stesso ma, in fondo, racconta anche noi.

01. Pace
02. Tutto quello che volevi
03. GiocattolIi
04. Semplice
05. Portami via
06. La felicità
07. L’essenza
08. Sono anni che ti aspetto
09. Andiamo
10. È più forte l’amore (con Bianca Guaccero)
11. Intanto

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