L’appuntamento è per domenica 28 maggio al Teatro Arcimboldi di Milano, quando sul palco salirà la Dire Straits Legacy, la concept band che vede riuniti gli ex componenti dei Dire Straits: Alan Clark (tastiere), Danny Cummings (percussioni), Mel Collins (sax) e Phil Palmer (chitarra), insieme ad altri grandi musicisti come Steve Ferrone (batteria), Mickey Feat (bass), Marco Caviglia (voce e chitarra) e Primiano Dibiase (tastiere).
Il concerto fa parte di una serie di appuntamenti che vedrà la band impegnata a livello internazionale, con tappe anche in Brasile. L’evento è organizzato da Associazione NoiSea, SEA e Tempor con il patrocinio del Comune di Milano e Fitel, sostenuto da We4Show, Ticketone, Ristorante Terraferma, Insport. Un nutrito numero di aziende per sostenere la Fondazione Telethon, che beneficerà di tutti i proventi della serata, con biglietti che partono da 23 euro.
Alla presentazione milanese era presente Phil Palmer (foto sotto), che fino a poche settimana prima era in tour con Eros Ramazzotti.
Molto presente nel nostro paese Palmer, da bravo inglese, fatica a proferire parole in italiano: «Sono molto legato all’Italia, qualcuno ricorderà la mia partecipazione a Con il nastro rosa di Lucio Battisti, ma anche quelle con Baglioni, Zero, Carboni e Bennato. Sono certo che la musica italiana ha tutte le carte per essere apprezzata anche all’estero, forse oggi mancano gli artisti giusti, ma io ero molto legato a Pino Daniele con il quale avevo in sospeso vari progetti da sviluppare. Per quanto riguarda questo concerto agli Arcimboldi per Telethon ho subito dato la mia disponibilità appena me l’hanno proposto. La nostra è una formazione flessibile, con alcuni punti fermi, poi altri artisti sono liberi di aggiungersi. A un disco live della serata non abbiamo pensato, però posso assicurare che a breve faremo uscire un nostro album. Qualche brano inedito lo presenteremo al pubblico italiano, ma non mancheremo di suonare Romeo and Juliet, Sultans of swing e Money for nothing. Il mio pezzo preferito? Resta Private Investigations».
Il concerto fa parte di una serie di appuntamenti che vedrà la band impegnata a livello internazionale, con tappe anche in Brasile. L’evento è organizzato da Associazione NoiSea, SEA e Tempor con il patrocinio del Comune di Milano e Fitel, sostenuto da We4Show, Ticketone, Ristorante Terraferma, Insport. Un nutrito numero di aziende per sostenere la Fondazione Telethon, che beneficerà di tutti i proventi della serata, con biglietti che partono da 23 euro.
Alla presentazione milanese era presente Phil Palmer (foto sotto), che fino a poche settimana prima era in tour con Eros Ramazzotti.
Molto presente nel nostro paese Palmer, da bravo inglese, fatica a proferire parole in italiano: «Sono molto legato all’Italia, qualcuno ricorderà la mia partecipazione a Con il nastro rosa di Lucio Battisti, ma anche quelle con Baglioni, Zero, Carboni e Bennato. Sono certo che la musica italiana ha tutte le carte per essere apprezzata anche all’estero, forse oggi mancano gli artisti giusti, ma io ero molto legato a Pino Daniele con il quale avevo in sospeso vari progetti da sviluppare. Per quanto riguarda questo concerto agli Arcimboldi per Telethon ho subito dato la mia disponibilità appena me l’hanno proposto. La nostra è una formazione flessibile, con alcuni punti fermi, poi altri artisti sono liberi di aggiungersi. A un disco live della serata non abbiamo pensato, però posso assicurare che a breve faremo uscire un nostro album. Qualche brano inedito lo presenteremo al pubblico italiano, ma non mancheremo di suonare Romeo and Juliet, Sultans of swing e Money for nothing. Il mio pezzo preferito? Resta Private Investigations».