Mexico! Que Viva!

Ultimo monoschermo a Milano

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Mexico! –  Un cinema alla riscossa
di Michele Rho

Ha due proiettori: quello digitale per il cinema di oggi e quello analogico su cui monta ogni venerdi la pellicola di Rocky Horror Picture Show. Vita quotidiana di Antonio Sancassani, proprietario e gestore del cinema Mexico, e della sua creatura, l’ultimo monoschermo a Milano, l’unico cinema che una vita fa colse l’intuizione di proiettare i film sul rock, poi il Rocky Horror come al Waverly di New York, con attori in carne ed ossa  sovrapposti al film sullo schermo (tra loro un giovanissimo Claudio Bisio) e pubblico che interagiva (anche in costume…), poi sala di lancio di film ritenuti impossibili (Il vento fa il suo giro, per esempio) con scommesse di teniture di anni e oggi – a modo suo- incubatore di giovani registi che cercano un posto al sole, cioè, al buio (in sala). Il documentario sembra appoggiarsi su Sancassani che, bello spiccio, spiega che tutto è il risultato del suo bisogno di essere libero: semplicemente non potrebbe proiettare film decisi da altri, per cui continua solitario a cercarsi pellicole, ad ascoltare paziente chi gli propone film al telefono, a fare le commissioni del mozzo e a prendere le decisioni del comandante sulla sua nave solitaria tra le onde del cinema indipendente. In realtà dietro la storia del Mexico emerge il ritratto di una Milano in cui le sale cinematografiche si sono spente come lucciole per lasciare il centro deserto. Però attenti: l’esempio di Sancassani potrebbe essere un nuovo inizio…

 

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