Molte volte si parla di fan utilizzando un termine generico, come se fossero una massa indistinta. Ma ogni fan ha una sua storia, un suo percorso, un suo modo di vivere la propria passione. Spesso poi, in particolare quando si tratta di artisti che non hanno un pubblico mondiale, ma nazionale, i fans club sono delle vere e proprie comunità, fatti di rapporti umani, amicizie ed amori. Per loro il concerto non è più l’atto musicale fine a se stesso, ma diventa una scusa, un’occasione per trovarsi, rivedersi e riabbracciarsi.
Essere fan è un mestiere duro, ricco di ansie, viaggi, chilometri, spese, code, ma anche tanta gioia e tante risate che, alla fine, ripagano di tutte le fatiche (fisiche ed economiche) che vengono sostenute.
Anche il nostro artista del mese, Ermal Meta, ha il suo gruppo di fedelissimi, i Lupi di Ermal, nome nato dall’idea della fondatrice, Elisabetta Messico, dopo un’intervista con Paola Gallo di Radio Italia circa un anno fa. Abbiamo incontrato alcuni di loro in occasione del concerto al Teatro Duse di Bologna e ci siamo fatti raccontare questa grande passione.
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e io ne farei in tutti Italia la fatica poi viene ripagata alla grande