Niente accordo tra Waters e Isgrò, va avanti la causa per plagio

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Roger Waters

Nelle scorse settimane vi avevamo raccontato della querelle che vede opposti l’ex leader e fondatore dei Pink Floyd, Roger Waters, all’artista Emilio Isgrò.
In questo articolo vi avevamo raccontato della nascita della causa per plagio mentre qui ci siamo posti il dubbio se Isgrò fosse veramente l’inventore della tecnica della cancellatura o se anche lui avesse copiato da altri prima di lui, avendo solo portato alla ribalta una tecnica che non era farina del suo sacco.

L’ultimo aggiornamento della vicenda risale a ieri, quando è andata scena la seconda udienza del processo, conclusasi con un nulla di fatto a causa del mancato accordo “sul dare e sull’avere”, e che farà quindi proseguire il procedimento aperto presso il Tribunale Civile di Milano.
In oltre un’ora di discussione i legali di Sony Music/Columbia da una parte e quelli di Isgrò dall’altra non sono riusciti a trovare una soluzione, e la giudice Silvia Giani ora ha dieci giorni di tempo per decidere se confermare o revocare il blocco della commercializzazione dell’album.
L’artista siciliano ha già annunciato che in caso di vittoria devolverà l’intero importo che gli verrà riconosciuto per istituire borse di studio destinate giovani artisti per le arti visive e musicali e, inoltre, grazie alla legge sui diritti d’autore, potrebbe puntare ad intentare lo stesso tipo di causa anche in altri paesi.

Se invece delle vicende giudiziare legate a questo album poco vi importa e volete sapere se è bello o meno, vi invitiamo a leggere la nostra lunga e approfondita recensione (e magari a comprarlo prima che sia troppo tardi).

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