Locarno 70. Gli amori della Comencini e il mondo

Una commedia italiana tra teatro cinema e letteratura in Piazza Grande

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Amori che non sanno stare al mondo
di Francesca Comencini con Lucia Mascino, Thomas Trabacchi, Carlotta Natoli, Valentina Bellè, Laia Forte, Francesca Manieri

Claudia (professoressa) conosce Flavio (professore) contestandolo in una discussione accademica in una strana università che sembra un format per la tv scema, poi mangiano insieme stuzzicandosi, poi si mettono insieme, poi ricominciano a litigare. È l’amore. È faticoso. Qualcosa suona troppo/ troppo, qualcosa suona giusto. Viene da un romanzo della Comencini stessa, ma ricorda a volte il teatro (non è detto che sia un difetto) ed è un film con un po’ di voce fuori campo che ogni tanto scoccia perché è ovvia, te l’aspetti, e ogni tanto commuove perché ti prende in contropiede, e ti fa vergognare di aver pensato quelle cose lì, proprio durante quella scena. Non è la solita commedia italica di caffettiere e cellulari, ma è anche quello, in variante alta, e sa andare nelle zone imbarazzanti, sia dei maschi che delle femmine. C’è anche più sesso della media, e non banale. Non è detto che sia allegria quando si ride, non è detto che la storia convinca anche quando si ammette che è così che spesso va, però… Lui si sposerà con una ragazza più giovane, lei si metterà con una ragazza più giovane (non è un errore di battitura) e il tutto, anche se talvolta è sopra le righe, non è un semplice omaggio alle mode, anzi.
Correttamente finisce senza vinti o vincitori.

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