Que Viva el Che – Una rassegna per celebrare Ernesto Che Guevara

Dal 9 al 29 ottobre a Spazio Oberdan Milano, cinque film dedicati alla figura leggendaria e senza tempo di Che Guevara, un mito che dagli anni sessanta rappresenta la bandiera di qualsiasi movimento in lotta per i diritti civili e per la libertà

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Circondato dall’esercito boliviano il reparto di rivoluzionari guidati da Ernesto Che Guevara dopo un sanguinoso conflitto a fuoco è costretto a cedere le armi. È l’8 ottobre 1967 e il giorno dopo in un villaggio in mezzo alle montagne si conclude l’esistenza del medico argentino che ha dedicato la sua vita alla liberazione dei popoli oppressi. Il sogno utopistico di Guevara, quello di sollevare i poveri contadini boliviani per secoli soffocati dal latifondismo, finisce su di un tavolaccio sul quale il suo corpo sarà fotografato dai suoi aguzzini pieni di orgoglio. Nel 1985 Fernando Birri con il documentario Mi hijo el Che, in programma il 9 ottobre ore 21, 15 (con repliche il 14 ore 18,45 e il 29 ore 19), mette in luce la complessa personalità del Comandante ex ministro nella Cuba di Fidel Castro. Nell’intervista Ernesto Guevara Lynch, il padre del rivoluzionario, con immagini di repertorio ed esplorando nella sua memoria, parla di suo figlio, del suo spirito avventuroso, dei suoi viaggi, dei suoi diari e della sua generosità quando ancora non era un mito.

Che Guevara il corpo e il mito di Brunetti e Missio

Altra testimonianza interessante è Che Guevara il corpo e il mito, 2007 di Raffaele Brunetti e Stefano Missio (l’11 ore 17,30 e il 21  ore 20), incentrata sulla spedizione guidata dall’antropologo forense Alejandro Incharregui nell’ottobre 1997 che ha riportato alla luce i resti di Ernesto Che Guevara sepolto in una fossa comune insieme ai suoi compagni a Vallegrande in Bolivia. La pellicola ci spiega come la sua morte abbia influenzato molte persone, i militari coinvolti nella sua uccisione, i compagni sopravissuti e un’intera generazione, quella del ’68, influenzata dalla sua figura immortalata dal celebre poster che ha fatto il giro del mondo. In programma altri due documentari e un lungometraggio che cercano di approfondire la personalità del Comandante e la sua leggenda. Si tratta di Le ultime ore del Che, 2003 di Romano Scavolini (il 14 ore 18,45), una serie d’interviste sul periodo che precede la sua esecuzione; Ernesto Che Guevara, le journal de Bolivie, 1994 di Richard Dindo (il 20 ore 18,30 e il 27 ore 19), i suoi ultimi venti giorni di vita e il film diretto da Steven Soderbergh Che – Guerriglia, 2008 (il 13 ottobre ore 18,30) con Benicio del Toro nei panni del mitico rivoluzionario.

Che – Guerriglia di Steven Soderbergh
Pierfranco Bianchetti , giornalista pubblicista e socio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è laureato in Sociologia a Trento. Ex funzionario comunale, responsabile dell’Ufficio Cinema del Comune di Milano, ha diretto n l’attività del Cinema De Amicis fino alla chiusura nel 2001. Ha collaborato a Panoramica – I Film di Venezia a Milano, Locarno a Milano, Il Festival del Cinema Africano; Sguardi altrove; ha scritto sulle pagine lombarde de l’Unità e de Il Giorno, Spettacoli a Milano, Artecultura, Top Video; Film Tv; Diario e diversi altri periodici. Attualmente collabora a Diari di Cineclub, Grey Panthers, il Migliorista, Riquadro.com, pagina facebook Sncci Lombardia. Ha pubblicato nel 2021 per Aiep Editore “L’altra metà del pianeta cinema-100 donne sul grande schermo” e nel 2022 per Haze Auditorium Edizioni “Cinemiracolo a Milano. Cineclub, cinema d’essai e circoli del cinema dalla Liberazione a oggi”.

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