Francesco Gabbani. Sudore, fiato, cuore

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Francesco Gabbani in concerto al Carroponte giovedì 29 giugno 2017 - © Foto: Riccardo Medana

Sudore, fiato, cuore. Sono stati questi i tre elementi alla base degli show estivi di Francesco Gabbani, che torna ora con un doppio disco: Magellano, l’ultimo uscito, e un album live. In attesa della grande festa del 20 gennaio al Mandela Forum di Firenze.
«Inizio ad avvertire un bel po’ di stanchezza», ci racconta Francesco. «È stato un anno ricco di soddisfazioni: la vittoria a Sanremo, l’uscita del disco, la partecipazione all’Eurovision e un lungo tour. Non ho avuto il tempo di fermarmi un attimo. Nel mio cellulare ho tra le 400 e le 500 note vocali, ma non sono ancora riuscito a scrivere una sola canzone». A chi gli chiede se si aspettasse tanto clamore, risponde sinceramente: «No, perché non vengo da un talent show. Il mio percorso ha spiazzato tutti, me compreso. Ma non perché non credessi in quello che proponevo, anzi. E poi va detto che le mie canzoni sono indirizzate a due tipi di pubblico: quello che le capisce e quello a cui sono dedicate. Quindi se mi fermano per strada chiamandomi “Quello della scimmia” non me la prendo: “onori e oneri”».

Nuovo capitolo di questo anno ricco di soddisfazioni, il 24 novembre, con la pubblicazione del videoclip de La mia versione dei ricordi: «L’abbiamo girato in montagna a -7 gradi! Un posto freddo, ma bellissimo. E poi io adoro la montagna».
Parlavamo prima dell’Eurovision, forse unica nota (in parte) negativa di quest’anno: «Partivo da favorito, ma io non c’ho mai creduto. Venivo dalla vittoria a Sanremo: era giusto che toccasse a qualcun altro. Sono stato contento di aver fatto conoscere Occidentali’s karma al pubblico europeo. La vittoria non è arrivata, ma è andata bene così. Anche perché altrimenti sarei stato costretto a esibirmi molto all’estero e mi sarebbe dispiaciuto trascurare il pubblico italiano». Un’occasione in cui Francesco è stato costretto quindi a rapportarsi con i propri limiti: «Ne ho, come tutti. Da un punto di vista vocale, non arrivo a certe note. Li accetto, perché sarei ridicolo se provassi a superarli. Diciamo che ci “sguazzo dentro”».

Nonostante i “limiti”, Francesco il 20 gennaio canterà al Mandela Forum di Firenze: «È la realizzazione di un sogno. Il mio approdo nei palasport. Spero che sia solo l’inizio. Ancora niente è deciso, ma dovete aspettarvi uno show ancora più bello di quello che ho portato in scena quest’estate. Con me sul palco ci saranno molti musicisti… e una bella sorpresa. Vorrei che fosse una grande festa per celebrare questo anno incredibile». E, dopo il 20 gennaio, febbraio. Ma niente Sanremo quest’anno: «Non ne potranno più di me! Sarà divertente scoprire cosa si fa a febbraio al di fuori del festival. Certo, se mi dovessero chiamare come ospite, risponderò presente».

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