Ritratti da stadio. Inter – Atalanta

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Mi potreste chiedere cosa c’entri il calcio con un sito che tratta di spettacolo. Potrei rispondervi: «Niente, semplice privilegio del tenerci un blog, che mi permette di raccontarvi tutto ciò che mi va». Sarebbe corretto? A uno sguardo superficiale, probabilmente sì. In realtà no. E tralasciamo il fatto che il calcio sia spettacolo. E tralasciamo pure la fede calcistica, che rende questo sport spesso motivo d’orgoglio campanilistico.
Come ho scritto qualche giorno fa all’eliminazione dell’Italia dal Mondiale (o, meglio, all’eliminazione della possibilità dell’Italia di accedere al Mondiale), il calcio (e, ancor di più, la manifestazione a cui non avremo accesso) è tra le più belle situazioni di aggregazione che conosciamo. Da sempre lo sport (quello pulito) è una delle maniere più semplici per veicolare messaggi di  uguaglianza. Non a caso il termine “sportività“.
Per me, e per milioni di altre persone sparse in giro per l’Italia (per l’Europa e per il mondo), è qualcosa di estremamente forte: è passione vera, come può essere quella per la musica o per il cinema, per chiarirci. Senza barriere, ho provato a spiegarlo in questo post pubblicato sulla mia pagina Facebook. (Okay, stiamo toccando picchi altissimi di autopromozione, ma state pur sempre leggendo il mio blog, no?).

In questo breve video girato con i tifosi (tra cui Mikhail Vadalà, titolare del sito Progetto Inter) accorsi a San Siro per la partita di Serie A Inter – Atalanta (vinta dai nerazzurri con sconfitta dei nerazzurri. Scusate), ho provato a riassumere tutto questo: passione, valori e bellezza di questo sport.

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