Stromae torna con l’intelligenza artificiale

0

Sì, ma quando esce il nuovo album di Stromae? La domanda è più che lecita, visto che la sua ultima fatica risale al 2013, anno dell’esplosione di un fenomeno grazie all’impeto creativo di Racine Carrée.

Reduce da un successo planetario che lo ha reso protagonista assoluto delle classifiche FIMI, da un po’ di tempo il musicista belga è praticamente sparito dalla circolazione. Nel 2016 ha infatti dichiarato di volersi prendere una pausa come cantante e continuare a produrre pezzi per altri. L’estro di Stromae vivrà per ora quindi solo fra le righe di una scala pentatonica interpretata da altri.

A rompere finalmente il silenzio artistico del cantautore ci pensa una notizia uscita negli ultimi giorni: Stromae fa parte di un progetto decisamente innovativo in collaborazione con Spotify e François Pachet, ricercatore e pioniere della computer music creata con l’intelligenza artificiale.

Il progetto si avvale del software Flow Machine, prodotto dalla Sony Computer Science. Si tratta di un “cervello” artificiale, che grazie alla memorizzazione e l’analisi di circa 13mila spartiti dei generi musicali più disparati, è in grado di produrre in completa autonomia delle composizioni sufficientemente coerenti per riprodurre il ricordo di un prodotto umanoide.

La prima creatura sintetica uscì l’anno scorso e si intitola Daddy’s Car, una specie di melodia beatlesiana un po’ annacquata, con il testo di Benoit Carrée:

Alcuni contenuti o funzionalità non sono disponibili senza il tuo consenso all’utilizzo dei cookie!

 

Per poter visualizzare questo contenuto fornito da Google Youtube abilita i cookie: Clicca qui per aprire le tue preferenze sui cookie.

Spotify ha abbracciato questo esperimento insieme all’idea di creare un intero album, prodotto dall’etichetta indipendente Flow Records e intitolato Hello World.

Uno assaggio di questo album è proprio il brano Hello Shadow, uscito il 1° dicembre e composto da Stromae insieme a Benoit Carrée, in arte Skygge. L’utilizzo del software gli ha permesso di generare delle armonie partendo dai campionamenti assimilati dal software. In seguito, come tutti gli artisti coinvolti nel progetto, lo ha elaborato decidendo se e quanto modificare il risultato ottenuto.

La melodia è decisamente in linea con lo stile di Stromae ed appare molto più coesa e compatta rispetto a Daddy’s Car. Lo zampino umano in qualche modo si sente. Pachet tranquillizza gli animi più restii al “saluto al mondo” dell’intelligenza artificiale: “Non si trattava di mantenere gli artisti nel ruolo di spettatori, ma di vedere come possiamo creare strumenti che li aiutino, spingendoli a fare cose nuove e diverse“.

Alcuni contenuti o funzionalità non sono disponibili senza il tuo consenso all’utilizzo dei cookie!

 

Per poter visualizzare questo contenuto fornito da Google Youtube abilita i cookie: Clicca qui per aprire le tue preferenze sui cookie.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci qui il tuo nome