Ermal Meta e Fabrizio Moro vincono Sanremo, le dichiarazioni in conferenza stampa

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Ermal Meta e Fabrizio Moro

Ermal Meta, Fabrizio Moro, Lo Stato Sociale e Annalisa incontrano la stampa al termine della puntata finale del Festival. Annalisa, terza classificata, non contiene l’entusiasmo e commenta: «Dire che sono felice riassume quello che ho provato questa settimana. Ringrazio tutti quelli che lavorano con me e che mi vogliono bene. Sono orgogliosa di aver rappresentato le quote rosa. Anche se non credevo di arrivare sul podio. Continuavo solo a chiedere allo staff di andare a cena».

Lo Stato Sociale si presenta in conferenza accompagnato da Paddy Jones e Nico, ormai membri della band a tutti gli effetti: «Hai presente quando organizzi uno scherzo bello bello, ma poi lo scherzo diventa talmente grande che non sai più con che scherzo rimediare? È incredibile, non avevamo nessuna valleità competitiva. Volevamo arrivare penultimi e siamo arrivati penultimi al contrario. Veniamo da un mondo che non è quello nazional popolare. Siamo cresciuti con un pubblico ampio, parlando molto spesso di politica e a volte anche d’amore. Abbiamo cercato di portare un pezzo il più fedele possibile alla nostra storia», commenta Lodo Guenzi.

Quanto ha contribuito al successo la fantastica Miss Paddy Jones? 
«Sicuramente un bel po’. Loro (Nico e Paddy, ndr) si sono divertiti tantissimo. Siamo contenti di averli portati e di aver condiviso con loro quest’esperienza».
«È stato fantastico, è la prima volta che Nico e io abbiamo condiviso un’esperienza del genere», chiosa la 83enne Jones.
«Mi sarebbe piaciuto vincere, però secondi va bene uguale. Siamo dei bei fenomeni lo stesso», aggiunge Checco con un marcato accento romagnolo.

«Grazie a tutti, ero convinto che ci saremmo classificati terzi. Sono molto felice che la canzone sia arrivata veramente a tutti», commenta Ermal Meta.
«Abbiamo investito molte energie, tanto coraggio e tanta speranza. Sono estremamente felice di com’è andata. Ho trovato un nuovo amico e questa è la vittoria più grande», spiega Fabrizio Moro.

Quello che è accaduto nei giorni scorsi vi ha demotivato?
Ermal Meta:
«Ci siamo rattristati, ci siamo sentiti feriti e anche attaccati ingiustamente. Non c’è ora sensazione di rivalsa, nel momento in cui tutto viene superato non serve mantenere rancore o altre sensazioni. È andato tutto a posto, ma già dal nostro chiarimento con voi (dice riferendosi alla stampa,ndr
Fabrizio Moro: «Non c’è spazio per altro. Sono abituato a superare gli ostacoli nella vita e a trasformarli in energia positiva, così come Ermal. Quello che è successo mi ha dato la forza per interpretazioni migliori, spero».

Quest’anno al Festival non hanno trionfato canzoni d’amore. È cambiato il vento?
Moro: «Nelle mie canzoni ho cercato spesso di fare delle fotografie del contesto storico in cui stiamo vivendo».
Meta: «Questa è una canzone d’amore nei confronti dell’umanità. Credo che l’esibizione di un brano che tratta temi diversi dall’amore possa risultare più energica e questo può far presa sulle persone. In genere accade».

Siete stati dati per vincenti fin dall’inizio, questo vi ha influenzato?
Meta: «Non abbiamo mai pensato ai pronostici, se ci avessimo pensato probabilmente non avremmo vinto. Mercoledì un po’ d’ansia l’abbiamo avuta, ma non per ragioni legate all’esibizione».

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