This is Bruce…

0

È capitato di sentire qualche brano di Springsteen in qualche film o serie televisiva; è capitato anche di vedere Bruce in qualche cameo (come in “Lillehammer”), ma mai – fino ad oggi – lo avevamo visto entrare nella trama di una serie fino a diventare parte della trama stessa, come accade in uno dei nuovi episodi di This is Us, pluripremiata saga familiare televisiva di grandissimo successo. Per chi non l’avesse mai vista, This is Us (che gioca molto con quell’us nel titolo che significa sia noi, sia Stati Uniti)  racconta le vicende della famiglia Pearson, Jack e Rebecca e i loro tre gemelli, attraverso un arco di vita di più di trent’anni. Amore, passione, solidarietà, problemi, delusioni, dolori, speranze, sogni: This is Us ci piace perché dentro c’è tutto, soprattutto l’America. Ci piace perché Rebecca (interpretata da Mandy Moore) ama cantare e si esibisce nei  club. Ci piace perché lei e Jack (Milo Ventimiglia) sembrano usciti fuori da una canzone di Bruce. Ci piace ancora di più, adesso, perché in uno degli episodi della nuova serie, trasmesso in America lo scorso 6 febbraio (in Italia lo vedremo il 27 marzo su Fox Life), Springsteen, la sua musica, un suo concerto, entrano prepotentemente sella serie. E’ proprio la musica di Bruce, e un suo concerto, infatti, a tenere insieme la famiglia e ad alleviare il dolore devastante per la morte di Jack. Alla fine della cerimonia funebre Rebecca comunica ai suoi ragazzi che Jack aveva comprato i biglietti per lo show di Springsteen per tutti e nonostante una certa titubanza dei ragazzi, riesce a convincerli di quanto sia importante andare perché il padre così avrebbe desiderato.

Il concerto è, anzi sarebbe, quello del 31 gennaio 1998 al Bendum Center di Pittsburgh. ma si tratta in questo caso, di una finzione scenica perché Springsteen – quella sera –  suonò  al Count Basie Theatre di Red Bank (New Jersey) insieme a Little Steven, Jon Bon Jovi e Southside Johnny, per raccogliere fondi per la moglie e i due figli del sergente Patrick King, uno dei più decorati del Jersey, assassinato in un ristorante cinese di Long Branch. Nell’episodio di This is Us, intitolato “The Car”, Jack scopre che la figlia Kate ha marinato la scuola per andare ad un firmacopie di Alanis Morissette da Jerry’s Records, a Pittsburgh.  A Jack la Morissette non piace molto ciò nonostante, ascolta con grande attenzione le notivazioni di Kate: “In realtà Bruce e Alanis non sono molto diversi – dice la ragazza nella serie – “musicalmente sono molto diversi, ma entrambi utilizzano le canzoni per raccontare le loro storie, e questo crea una profonda intimità: entrambi ti fanno sentire come se tu fossi la loro migliore amica, e viceversa”.

Come darle torto? Inutile aggiungere che il creatore della fortunata seriem Dan Fogelman, è un Jersey guy, ma anche se fosse nato da un’altra parte, non si può intitolare una serie Questi sono gli Stati Uniti (e/o  Questi siamo noi) senza metterci dentro Bruce Springsteen e la sua musica.

p.s. I nuovi episodi di This is Us ricominceranno in Italia martedi 20 febbraio.  Le foto in evidenza e all’interno del testo sono tratte dalll’episodio “The Car”, già disponibile per lo streaming su www.nbc.com (ovviamente in originale)

 

Patrizia De Rossi è nata a Roma dove vive e lavora come giornalista, autrice e conduttrice di programmi radiofonici. Laureata in Letteratura Nord-Americana con la tesi La Poesia di Bruce Springsteen, nel 2014 ha pubblicato Bruce Springsteen e le donne. She’s the one (Imprimatur Editore), un libro sulle figure femminili nelle canzoni del Boss. Ha lavorato a Rai Stereo Notte, Radio M100, Radio Città Futura, Enel Radio. Tra i libri pubblicati “Ben Harper, Arriverà una luce” (Nuovi Equilibri, 2005, scritto in collaborazione con Ermanno Labianca), ”Gianna Nannini, Fiore di Ninfea” (Arcana), ”Autostop Generation" (Ultra Edizioni) e ben tre su Luciano Ligabue: “Certe notti sogno Elvis” (Giorgio Lucas Editore, 1995), “Quante cose che non sai di me – Le 7 anime di Ligabue” (Arcana, 2011) e il nuovissimo “ReStart” (Diarkos) uscito l’11 maggio 2020 in occasione del trentennale dell’uscita del primo omonimo album di Ligabue e di una carriera assolutamente straordinaria. Dal 2006 è direttore responsabile di Hitmania Magazine, periodico di musica spettacolo e culture giovanili.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci qui il tuo nome