Il fato a volte è curioso ed ha voluto far nascere i due grandi Lucio (Dalla & Battisti) a poche ore di distanza l’uno dall’altro: oggi anche Lucio Battisti avrebbe compiuto 75 anni. Era nato a Poggio Bustone, in provincia di Rieti, il 5 marzo 1943. Musicista straordinario, è stato uno dei più grandi innovatori della nostra musica. E credo si possa dire senza ombra di dubbio che se anziché in Italia fosse nato in un paese di lingua inglese sarebbe considerato uno dei più grandi a livello planetario. Ma non voglio spendere troppe parole per ricordare il suo genio. Credo che questa foto che ho trovato surfando in Rete valga più di mille discorsi: è stata scattata il 2 ottobre 1975, ritrae Gianni Morandi, Lucio Battisti e Fausto Leali durante una partita della Nazionale Italiana Cantanti. Lucio è fantastico con la sua aria da ragazzino.
Il resto di questo ricordo lo affido alle sue parole. Lucio Battisti non parlava molto, ma quando lo faceva riusciva ad essere fulminante…
● Io ho del talento, lo dico senza mezze parole perché non sono un ipocrita. Mi sarei imposto comunque, quindi non devo niente a nessuno.
● L’artista non segue il suo pubblico, ma lo anticipa.
● Io sono sicuro che quando lancio una canzone avrà successo, perché prima di quella ne ho scritte altre venti che io e Giulio abbiamo vivisezionato e quindi gettato via!
● L’importante è comunicare con il pubblico. Il resto conta molto poco. Il guaio è che in Italia ci sono ancora troppi cantanti alla Claudio Villa.
● Trovo i testi di Fabrizio De André interessanti, ma piuttosto goliardici, tant’è vero che piacciono solo agli studentelli. La parte musicale poi è solo accompagnamento, mentre io ritengo che debba sempre avere il ruolo principale nelle canzoni
● Ma che c’entra Gaber con me? Io sono un rullo compressore, lui è un triciclo.
● Mi sono reso conto che fare l’ermetico crea meno problemi, mentre invece parlare un linguaggio più semplice ti espone a maggiori possibilità di esser giudicato. Infatti più gente ti capisce e più hai potenziali giudici di ciò che fai. Ma questo mi è sembrato un rischio che vale la pena di correre: l’ermetico dorme sonni tranquilli, ha come unico giudice sé stesso visto che non è capito da nessuno.
● Un affetto non si prova… si indossa direttamente.
● Il pubblico è un mostro che mi fa paura.
● Non faccio tournée né spettacoli perché mi sembra di vendermi, di espormi in vetrina: io voglio che il pubblico compri il disco per le qualità musicali e non per l’eventuale fascino del personaggio.
● Non capisco quelli che dicono che per avere successo devono soffrire. Ma che sò, scemi?
La foto con Morandi e Leali non è del 1974 ma del 2 ottobre 1975
grazie
Altra frase che mi disse a giugno del 1975: “Se cammini guardando indietro, rischi di sbattere contro un muro!” Lucio guardava sempre avanti.