L’eterno ragazzo Gianni Morandi porta a Padova il suo “D’amore d’autore tour” (racconto e scaletta)

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Ph Simone De Luca

Da Gianni Morandi dobbiamo farci svelare il segreto del suo elisir di giovinezza, perchè a 73 anni compiuti (74 il prossimo 11 dicembre) ha la stessa voglia, grinta ed energia di quando è salito sul palco per la prima volta, a soli 13 anni.
Gli piace fare questo mestiere e continuare a fare concerti, lo dice apertamente al pubblico durante lo spettacolo ricevendo in cambio una scontata ovazione, ma non è piaggeria: glielo vedi proprio stampato in faccia che è vero.
Si diverte a parlare, a raccontare storie, ad interagire con la gente e, cosa non da poco, ha ancora una voce cristallina e potente, tanto da potersi permettere di omaggiare l’amico di una vita Lucio Dalla cantando Caruso.

La Kioene Arena di Padova è praticamente piena, l’età media abbastanza alta, ma le canzoni del Gianni nazionale sono trasversali, attraversano le decadi, e quelle storiche ci sono tutte: due ore e venti di concerto e oltre 40 brani.
Tutto lo show ruota attorno alle canzoni d’amore, tema anche dell’ultimo album del cantante di Monghidoro, dal titolo D’amore d’autore, al quale hanno dato il loro contributo in veste di autori Elisa, Ivano Fossati, Levante, Luciano Ligabue, Ermal Meta, Tommaso Paradiso, Giuliano Sangiorgi e Paolo Simoni. E le canzoni di questo nuovo lavoro ci sono tutte, sapientemente scaglionate ad intervalli regolari con i pezzi più vecchi e maggiormente conosciuti dal pubblico.
E allora ecco che per un’apertura con Dobbiamo fare luce arriva subito una Se perdo anche te, mentre Occhi di ragazza e Vita vengono dopo Una vita che ti sogno, e così via.
Alcune canzoni, soprattutto quelle degli anni ’60, fanno parte di un paio di medley dal peso specifico notevole per la storia della musica italiana: brani come La fisarmonica, Non son degno di te, Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte, In ginocchio da te non hanno bisogno di ulteriori presentazioni e sono cantati in coro da tutti i presenti.
La band è affiatata e Gianni rende onore al merito dei suoi musicisti lasciando ad ognuno di loro uno spazio nello show per mettere in mostra le proprie doti. Lodevole anche il lavoro di “scouting” e valorizzazione del territorio fatto per la formazione del gruppo, permettendo a questi giovani musicisti, tutti provenienti dall’area emiliana, di potersi far notare su un palco così prestigioso: Alberto Paderni alla batteria, Mattia Bigi al basso, Lele Leonardi e Elia Garutti alla chitarra, Alessandro Magri alle tastiere, Simone D’Eusanio al violino, Francesco Montisano al sax, Lisa Manara, Augusta Trebeschi e Moris Pradella ai cori.

Il concerto scorre via in maniera davvero piacevole, tra brani storici, canzoni del nuovo album e qualche chicca ripescata qua e là (Se puoi uscire una domenica sola con me, 1964, Tenerezza, 1967, ma anche Io sono un treno, 1997, e Solo insieme saremo felici del 2013). Le uniche eccezioni in una scaletta completamente dedicata all’amore sono fatte per Al bar si muore, anno 1970, e ovviamente l’immancabile C’era un ragazzo che come amava i Beatles e i Rolling Stones.
Quando arriva Uno su mille ci si accorge che si è quasi alla fine e che senza accorgersene sono già passate due ore dall’inizio, e su Un mondo d’amore parte l’assalto al palco delle groupies morandiane presenti al palazzetto (davvero tante e scatenate), che travolgono una security colta di sorpresa e che non si aspettava una situazione del genere, e si piazzano in massa di fronte al proprio idolo per un ultimo abbraccio, che arriva con i bis, Banane e lampone e Si può dare di più, mentre per i saluti finali c’è una breve riproposizione di Una vita che ti sogno, brano dell’ultimo album scritto da Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti, e tutti i musicisti a fronte palco per prendere il giusto applauso del pubblico.

Due ore e venti letteralmente volate via, per un concerto godevole e piacevole, dove le canzoni che ci dovevano essere c’erano tutte (vedere la scaletta qui sotto per credere), inframezzate in maniera intelligente dai brani del nuovo album. Questa giusta alternanza dona un ottimo equilibro generale allo show, bilanciando i pezzi vecchi con quelli nuovi, che non sfigurano accanto ai calibri da novanta del repertorio del cantante bolognese, accontentando tutto il pubblico presente e mandandolo a casa contento di aver assistito davvero ad un gran bel concerto.

Queste le prossime date del tour:
24 marzo – Bologna, Unipol Arena
28 marzo – Milano, Mediolanum Forum
25 aprile – Verona, Arena
12 luglio – Marostica (VI), Piazza degli scacchi
14 luglio – Codroipo (UD), Villa Manin
15 luglio – Carpi (MO), Summer fest
19 luglio – Soverato (CZ), Summer arena
22 luglio – Lucca, Summer festival

Ecco la scaletta del concerto:
1. Dobbiamo fare luce
2. Se perdo anche te
3. Una vita che ti sogno
4. Occhi di ragazza
5. Vita
6. Che meraviglia sei
7. Scende la pioggia
8. Grazie perchè
9. Ultraleggero
10. Al bar si muore / La mia nemica amatissima / Chimera / Il giocattolo / La fisarmonica / Ma chi se ne importa / Non son degno di te
11. Se ti sembra poco
12. Io sono un treno / Bella signora
13. Caruso
14. Mediterraneo
15. Solo insieme saremo felici
16. Varietà
17. Canzoni stonate
18. Lettera
19. Questa vita cambierà / C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
20. Se non avessi più te
21. Un solo abbraccio
22. Tenerezza / Belinda / Andavo a cento all’ora / Se puoi uscire una domenica sola con me / Si fa sera / Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte / In ginocchio da te
23. In amore
24. Uno su mille
25. Un mondo d’amore

26. Banane e lampone / Si può dare di più
27. Una vita che ti sogno

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