“Oje, vita!”. Jovanotti pubblicherà un disco in napoletano

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Jova Beach Party
Foto di Michele Lugaresi

«Gli ultimi mesi della mia vita sono stati una figata pazzesca. Ho lavorato gomito a gomito con uno dei più grandi produttori di sempre, ho pubblicato l’album dei miei sogni e ora sono in tour. Ho veramente imparato il significato della parola “vita”. Ora la voglio celebrare in tutte le sue forme». Unica nota stonata di questo lungo periodo? «L’inglese. Abituato com’ero ai tassisti indiani che vivono a New York, ritrovarmi a lavorare (e a parlare) con Rick Rubin è stato complicato. Appena ho completato il disco, ho sentito la necessità di riconciliarmi con le mie radici, con l’Italia. Sono tornato a casa e ho iniziato a pensare a un progetto che potesse coinvolgere la mia terra. Ho pensato alla Toscana, che è la culla della nostra cultura, soprattutto a livello linguistico. Ma non volevo essere accusato di campanilismo. Non certo ora che ho in programma date in tutta Italia. Allora ho pensato alla Liguria ma, visto quanto era stato detto a Marinelli, ho preferito lasciar perdere. Dopo aver passato da destra a sinistra e da nord a sud il dito sulla cartina dell’Italia, erano due le regioni in ballottaggio: il Molise e la Basilicata. Quindi la mia scelta è ricaduta su Napoli, perché penso che sia la città che, più di ogni altra, possa sentirsi vicina al significato vero della parola “vita”».

Ha usato queste parole, Jovanotti, per presentare il suo nuovo album, Oje, vita!, in uscita il 20 aprile per etichetta ‘O Niversale. Disco di canzoni napoletane, prodotto dal principe della Neapolitan New/Future Song Ciro Vitiello, già produttore di ‘O Re, Maradertens e A’ Carogna. Il 6 aprile, intanto, arriverà nelle radio il primo singolo, ‘O surdato ‘nnamurato, da cui prende ispirazione il titolo dell’album. «Sono molto orgoglioso di questa versione», ha detto Lorenzo. «Io sono per l’abbattimento di ogni frontiera: fisica, temporale, mentale. Ho pensato al “surdato ‘nnamurato” come a un eroe moderno. Ho chiesto a Salvatore Esposito di interpretarlo nel videoclip e lui ha accettato subito. Abbiamo girato alle Vele di Scampia. È stata una giornata splendida: ho mangiato 6 sfogliatelle e 3 babà».

Faranno parte dell’album anche la versione in napoletano di Oh, vita! (Oje, vita!, appunto). E poi (Quanno) chiove (remix delle canzoni di Jova e Pino Daniele), Guaglione furtunato, Biella (e Asti). E, ancora, i grandi classici della canzone partenopea, rivisitati da Lore nei titoli e nei testi: Ma la femmina, Tu si ‘na cosa grande grande grande. A concludere, Nu juorno buono pecché penzo positivu feat. Rocco Hunt.

«Quando era uscito Lorenzo 2015 cc avevo detto di non credere più al concetto di “album”. Con Oh, vita! qualcuno ha storto il naso, pensando che mi fossi rimangiato la parola. Bene, non è così, e con questo disco lo dimostro. Ci sono canzoni della tradizione napoletana riarrangiate “alla Jovanotti”, alcuni miei pezzi storici “napoletanizzati”, il duetto con Rocco Hunt. Un ragazzo che devo ringraziare è senz’altro Clementino, che mi ha aiutato a dare un tocco “progressive” a tutto il disco. Insomma, è un lavoro fresco, nuovo e di cui sono veramente orgoglioso». Infine, una battuta sulla decisione di rendere nota l’uscita del disco proprio il giorno di Pasqua: «Quale giorno migliore per celebrare la vita?».

La tracklist di Oje, vita!

  1. ‘O surdato ‘nnamurato
  2. Oje, vita!
  3. (Quanno) chiove
  4. Ma la femmina
  5. Guaglione furtunato
  6. Tu si ‘na cosa grande grande grande
  7. Biella (e Asti)
  8. Nu juorno buono pecché penzo positivu

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