Doppio amore

Chloé va in analisi e prende due analisti al prezzo di uno. Il prezzo è troppo alto...

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Doppio amore
di François Ozon
con Marine Vacth, Jérémie Renier, Jacqueline Bisset, Myriam Boyer, Dominique Reymond
Voto 7

Chloé va in analisi da Paul. Primo disastro: se ne innamora e se lo sposa. Secondo disastro: Chloé scopre che esiste Louis, gemello di Paul, anche lui analista. Va in analisi da lui, ma la terapia di Louis è lo stupro. Chloé ha così due uomini che sono proprio due parti dello stesso uomo: uno incarna il Bene (ed è teneramente noioso), l’altro incarna il Male (ed è per lei davvero erotico). Verrebbe da dire, se non fosse rozzo dirlo, che Chloe è così schizzata e doppia che ha bisogno  di due psicoterapeuti. Il problema è che i due, strada facendo, dimenticano di essere psicoanalisti e si comportano da pazienti psicopatici e bugiardi, fino a che dobbiamo arrenderci all’evidenza che siamo in un film di Ozon: i film di Ozon, tutti diversi, ma tutti con uno stile comune, sono spesso stilizzazioni alla-maniera-di: per cui è difficile prendere sul serio le esagerazioni anche grafiche (chi va a guardare nel sesso di Chloe viene guardato…) che costellano questo melò psicoanalitico raffreddato: c’è chi ci ha visto le sintesi di Hitchcock, chi i doppi di De Palma e chi i gemelli di Cronenberg. Ozon, che comunque non vuole mai essere afferrato ribalta il tutto e ci dice che la proiezione a cui stiamo assistendo è… una proiezione di Chloe (questa non ve la spiego e dovete vedervela con il finale, anche se doppio, come l’amore…). Ozon è come la pubblicità di un profumo: elegante/irritante

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