Sconfitto da una malattia che negli ultimi tempi gli aveva creato persino difficoltà a usare la tastiera di un computer, è morto il giornalista Giancarlo Susanna, “firma” molto stimata in ambito musicale, attivo a partire dalla seconda metà degli anni Settanta e assiduo collaboratore di riviste specializzate come Mucchio Selvaggio, Rockstar, Chitarre, Rockerilla, di programmi musicali di Radio Rai come il mitico Stereonotte(fece ben 13 edizioni, dal 1982 al 1997), Notturno italiano, Pomeriggio musicale, Un certo discorso, nonché autore di numerosi libri (tra gli altri, ben tre dedicati a Tim e Jeff Buckley: quest’ultimo era il suo idolo assoluto).
Max Stefani, che lo conosceva bene perché lo ha avuto al suo fianco a Mucchio Selvaggioper parecchi anni, scrive in un post su Facebook: «È una perdita importante, perché era uno della vecchia guardia, che continuava a tenere alta la bandiera dell’onestà intellettuale, di un modo di fare giornalismo che ormai è merce rara (…). L’ho avuto vicino al “Mucchio” per molti anni e l’ho sempre apprezzato per la serietà con cui si avvicinava al suo lavoro, alla musica. Da meticoloso studioso».
A causa della malattia, tempo fa Giancarlo Susanna si era trasferito da Roma a Castelnuovo di Porto. Recentemente aveva pubblicato questo post: «Combattere con malattie che non possono guarire, che possono soltanto essere fermate, è spesso un’impresa troppo difficile. Io provo a farlo e voi mi aiutate».
Addio Giancarlo.