Un libro racconta la storia del concept album

0
concept album

Conoscete Rayuela – Il gioco del mondodi Julio Cortázar? È un libro che può essere letto dall’inizio alla fine, oppure saltando da pag. 55 a pag. 212 per poi tornare a pag. 32 e via di questo passo. Ecco, Opera rock – La storia del concept album (Hoepli) di Daniele Follero e Donato Zoppo un po’ somiglia a quel capolavoro della letteratura: lo si può prendere in mano e leggere tutto d’un fiato, oppure aprirlo a caso e iniziare da lì. Tanto è tutto interessante quel che vi è scritto. I dischi vengono trattati come “romanzi sonori”: gli autori provano a dimostrare che hanno un’anima, spesso riuscendovi.
Il contenuto lo rivela chiaramente la seconda parte del titolo, La storia del concept album: Follero e Zoppo raccontano storie, leggende, visioni, che hanno contribuito alla creazione, nell’arco di mezzo secolo, di un immaginario narrativo del rock. Scrivono nell’introduzione: «Con la nascita del concept album, il rock, uno ei simboli più forti dei “giovani” nati nel secondo dopoguerra, si scopre maturo e cerca nuove strade espressive, abbandonando, o meglio dilatando il tempo (breve) della canzone».
Nelle sue “Istruzioni per l’uso”, invece, Ezio Guaitamacchi (curatore della collana), spiega che «il libro è composto da nove sezioni, divise a loro volta in capitoli scritti e impaginati come articoli di approfondimento e piccoli saggi divulgativi che comprendono diversi box (curiosità, personaggi, luoghi, canzoni, album, libri, film) più un’incalcolabile marea di citazioni o i altri dati».
Ci sono anche una quarantina di pagine dedicate alla musica italiana, conditi da parecchi aneddoti spesso raccontati in prima persona dai protagonisti.
Follero e Zoppo sono due grandi conoscitori della materia, ma soprattutto quel che emerge sono l’amore e la passione che mettono in ogni singola riga che scrivono, prima addentrandosi in approfondimenti e analisi, e poi condendo il tutto con “pillole” spesso davvero curiose.
È interessante notare che un libro che racconta la storia del concept album (cioè dischi che almeno in teoria andrebbero ascoltati dall’inizio alla fine) esca proprio ora, in un periodo storico in cui sempre più raramente dall’inizio alla fine si ascolta anche una sola canzone: è un chiaro segnale che almeno alcune persone non vogliono arrendersi all’uso sgangherato che oggi si fa di un’arte nobile come la musica.
«Cinquant’anni dopo, all’epoca delle playlist, della musica “eterea” ormai priva di supporto e distribuita in quantità incalcolabili in Rete», scrivono Follero e Zoppo, «il concept album è sopravvissuto alle rivoluzioni tecnologiche, ma ha perso la susa casa, il disco, e i suoi generi di riferimento, affrancandosi da ciò che viene normalmente definito “colto”, “alto”, per tuffarsi nel mare magnumdel pop. Quando anche band abituate a occupare letteralmente le classifiche, come la Electric Light Orchestra, Elton John, Alan Parsons Project, negli anni Settanta, flirtano con i dischi “concettuali” senza compromettere né successo né le venite, il futuro è già chiaro: il concept si trasformerà presto in un’idea, utilizzabile a piacimento, disperdendosi nel vasto scenario del nuovo millennio. Quello dell’iPod e di Spotify».
P.S. Giovedì 17 maggio alle ore 18, Daniele Folliero e Renato Zoppo presentato Opera Rock alla libreria Hoepli di Milano (via Hoepli 3b). Intervengono il giornalista Luca De Gennaro e i musicisti Vittorio De Scalzi (autore della prefazione), Mark Harris e Bernardo Lanzetti.
concept album

Massimo Poggini è un giornalista musicale di lungo corso: nella seconda metà degli anni ’70 scriveva su Ciao 2001. Poi, dopo aver collaborato con diversi quotidiani e periodici, ha lavorato per 28 anni a Max, intervistando tutti i più importanti musicisti italiani e numerose star internazionali. Ha scritto i best seller Vasco Rossi, una vita spericolata e Liga. La biografia; oltre a I nostri anni senza fiato (biografia ufficiale dei Pooh), Questa sera rock’n’roll (con Maurizio Solieri), Notti piene di stelle (con Fausto Leali) e Testa di basso (con Saturnino) e "Lorenzo. Il cielo sopra gli stadi", "Massimo Riva vive!", scritto con Claudia Riva, "70 volte Vasco", scritto con Marco Pagliettini, e "Lucio Dalla. Immagini e racconti di una vita profonda come il mare".

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci qui il tuo nome