Jovanotti fa festa a Padova e saluta l’Italia

0
Jovanotti
Jovanotti

Mettiamola così: un racconto, alla data numero 58, non avrebbe senso. Ancor meno se la data numero 58 è stata l’ultima, prima della leg europea. E prima, naturalmente, della doppia festa del 3 e 4 luglio al Forum di Assago.

Una doppia festa che sa di arrivederci (a molto presto, come ha fatto ventilare lo stesso Jovanotti ieri sera, dal palco della Fiera di Padova, con il suo sibillino «Spero di vedervi presto… magari già l’anno prossimo». Un tour negli stadi in arrivo? Vedremo).
E un arrivederci dal sapore un po’ nostalgico. Con Paura di niente, fino ad allora pochissime volte in scaletta, cantata chitarra e voce da Lorenzo, al termine dello show.

Per il resto, che altro dire? Il concerto lo avevamo già raccontato in ogni dettaglio. E allora via con i pensieri sparsi.

Il primo, ci perdonerà Lorenzo, non è dedicato a lui, ma al suo pubblico: in Italia, il più bello in assoluto. I concerti di Jovanotti sono delle grandi feste, e questo indipendentemente dai titoli di alcune canzoni come È qui la festa?, e pure indipendentemente dai grossi lampadari calati dal soffitto e la definizione di “salone delle feste” utilizzata per dipingere i palasport che hanno ospitato questo tour. Il pubblico di Lorenzo è eterogeneo: va dai bambini, ai genitori, ai nonni. Divertente il siparietto di ieri sera, con Jova che, dopo aver riconosciuto una sua fan in transenna, le ha chiesto dove fosse il figlio, abituato com’era a vederli sempre insieme ai suoi concerti. Il pubblico di Lorenzo è colorato, appassionato e ha una gran voglia di passare una bella serata in allegria.

Jovanotti a Padova: "Mi fido di te"

Pubblicato da Laura Berlinghieri su martedì 12 giugno 2018

Il secondo è dedicato alla scaletta. Al flusso di canzoni di quasi tre ore. E qui mi ricollego a una frase che mi aveva detto Saturnino alcuni giorni fa, nel corso di un’intervista per il Mattino di Padova: «Nel fare le scalette, Lorenzo è il più bravo di tutti. Anche con i pezzi degli altri. D’altra parte, ha iniziato facendo il dj, quindi è abituato a codificare le reazioni delle persone in base alla musica che mette». E la scaletta di questo tour è l’esemplificazione perfetta di quanto detto da Saturnino. L’inizio, con il trittico Ti porto via con me / Le canzoni / Penso positivo è come una Ferrari che in tre secondi passa dagli 0 ai 100 km/h. Poi c’è lo spazio per il Jovanotti più “poppettaro” e cantautorale, tra Mi fido di te, Sbagliato, Baciami ancora, Chiaro di luna, A te e Ti sposerò. Intervallate da un divertente dj set, con Lorenzo pronto a tornare nelle vesti del suo “vecchio” mestiere, alzandosi di alcuni metri da terra.

E poi il finale, che di nuovo fa volare alto e a ritmi serratissimi.
La Fiera è illuminata a giorno. Il bis inizia con quel gioiellino di Gente della notte, per poi proseguire – come di consueto – con Mezzogiorno e Viva la libertà.
È l’ultima data in Italia: Lorenzo chiede ai ragazzi della transenna che canzone vogliono sentire. Alla fine suona Paura di niente. Chitarra e voce. Anzi, voci: qualche migliaio.

Unica nota negativa del concerto, la temperatura soffocante, nonostante le due porte rimaste aperte dalla prima all’ultima canzone. A cui va aggiunta l’impossibilità di introdurre bottigliette d’acqua nella Fiera, con le stesse vendute a peso d’oro al suo interno.

La scaletta del concerto di Padova:
1. Ti porto via con me
2. Le canzoni
3. Penso positivo
4. In Italia
5. Oh, vita!
6. Sbam!
7. Gli immortali
8. Mi fido di te
9. Sbagliato
10. Baciami ancora
11. Chiaro di luna
12. Fame
13. Dj set: Attaccami la spina / Non m’annoio / Muoviti muoviti / 14. Una tribù che balla
15. L’ombelico del mondo
16. A te
17. Ti sposerò
18. Ragazza magica
19. L’estate addosso
20. Tutto l’amore che ho
21. Safari
22. Tensione evolutiva
23. Sabato
24. Il più grande spettacolo dopo il Big Bang
25. Ciao mamma
26. Ragazzo fortunato

Bis:
27. Gente della notte
28. Mezzogiorno
29. Viva la libertà
30. Paura di niente

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci qui il tuo nome