Olivier Assayas: lo sguardo inquieto

Dal 30 luglio sei film per testimoniare l’arte di uno degli autori più interessanti del cinema francese contemporaneo

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Dal 30 luglio al 12 agosto 2018 al Cinema Spazio Oberdan Cinema di Milano sei film  per testimoniare l’arte di uno degli autori più interessanti del cinema francese contemporaneo

Olivier Assayas nato a Parigi il 25 gennaio 1955, figlio dello sceneggiatore Jacques Rémy, è un vero e proprio enfant prodige della critica cinematografica per la sua militanza dal 1980 al 1985 nei celebri Cahiers du Cinéma. Dopo un’esperienza nel cortometraggio Laissé inacheve a Tokyo del 1983 e poi nella sceneggiatura con Rendez-vouz e il luogo del crimine, film diretto da André Téchiné, s’impone come uno dei più rappresentativi cineasti della nuova generazione cinematografica francese a cavallo tra quella dei Garrel, Doillon, Sautet, Besson e prima di Kassovitz, Beauvois e Klapish. Assayas concepisce il cinema come un mondo nel quale la musica, in particolare il rock, ha un peso determinante. Dopo l’esordio con Désordre – Disordine, 1987, storia di tre musicisti di un gruppo rock responsabili dell’assassinio di un uomo durante un furto di strumenti musicali e di Irma Vep, 1996, incentrato sulla figura di una star di Hong Hong, il regista e multiforme acutissimo pensatore di cinema, eclettico, dallo sguardo sempre aperto al nuovo, nel ’94 gira L’eau froide (lunedì 30 luglio ore 21,15 e sabato 11 agosto ore 19,15), storia di due giovani, Gilles e Christine a Parigi nel 1972, affettivamente disturbati (i loro genitori stanno per divorziare), che decidono di rubare dischi negli ipermercati. Nel 1998 è la volta di Fin août, début septembre (giovedì 2 ore 21,15 e venerdì 10 agosto ore 19,15), incentrato sulla relazione della coppia formata da Gabriel e Jenny, che si separa pur rimanendo legata, cui segue Qualcosa nell’aria (1° agosto ore 17,30) del 2012, protagonista Gilles, un liceale parigino degli anni Settanta appassionato di politica e incerto su quale impostazione dare alla sua vita tra impegno radicale e aspirazioni più personali. Assayas nel 2004 firma Clean (sabato 4 ore 21,30 e giovedì 9 agosto ore 21,15), la triste vicenda di Emily Wong, che perde il compagno Lee Hauser, rockstar morto per overdose e del suo difficile inserimento nella società. Del 2016 è Personal Shopper (lunedì 6 ore 21,15 e giovedì 9 agosto ore 21,15), una giovane donna americana a Parigi, che cerca un contatto con il fratello gemello Lewis recentemente scomparso per riappacificarsi con la sua perdita. Infine del 2016 è Sils Maria (venerdì 3 ore 17,30 e domenica 12 agosto ore 21,00), storia di un’attrice di teatro quarantenne di grande successo (la splendida Juliette Binoche) e un’interessante riflessione sul rapporto tra la recitazione e la vita.

 

Pierfranco Bianchetti , giornalista pubblicista e socio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è laureato in Sociologia a Trento. Ex funzionario comunale, responsabile dell’Ufficio Cinema del Comune di Milano, ha diretto n l’attività del Cinema De Amicis fino alla chiusura nel 2001. Ha collaborato a Panoramica – I Film di Venezia a Milano, Locarno a Milano, Il Festival del Cinema Africano; Sguardi altrove; ha scritto sulle pagine lombarde de l’Unità e de Il Giorno, Spettacoli a Milano, Artecultura, Top Video; Film Tv; Diario e diversi altri periodici. Attualmente collabora a Diari di Cineclub, Grey Panthers, il Migliorista, Riquadro.com, pagina facebook Sncci Lombardia. Ha pubblicato nel 2021 per Aiep Editore “L’altra metà del pianeta cinema-100 donne sul grande schermo” e nel 2022 per Haze Auditorium Edizioni “Cinemiracolo a Milano. Cineclub, cinema d’essai e circoli del cinema dalla Liberazione a oggi”.

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