La ragazza dei tulipani
di Justin Chadwick con Alicia Vikander, Dane DeHaan, Judi Dench, Christoph Waltz, Jack O’Connell (II)Voto: trombone
Il vero mistero di questo film, a parte la curiosità per la bolla dei tulipani, che suona espediente posticcio, è che la sceneggiatura sia firmata da Tom Stoppard. È il classico film in costume tratto da un romanzo in costume dove fin dalla prima scena immagini il regista che grida alle comparse di mettersi in posa come in un quadro. E infatti tutto deve ricordare i dipinti della Golden Age olandese. Siamo a metà del ‘600, un ricco mercante troppo anziano si prende da un orfanotrofio una fanciulla troppo giovane, ne fa una sposa annoiata e per avere un erede tutte le sere le chiede di aiutarlo a mettere sull’attenti il suo “soldatino” (sarebbe il pene, ma è stata scelta la metafora militare). Il matrimonio è sterile. Ma quando il mercante chiama in casa un pittore (coetaneo dell’orfana) per entrare nell’eternità con un quadro, ecco che si scatenano i sensi. Invece la servetta di casa che se la fa col pescivendolo, fa già sesso che è un piacere e resta incinta. Siccome in quel periodo gli olandesi impazzirono per i bulbi di tulipano come noi un tempo impazzimmo per i pacchetti azionari delle startup, il pescivendolo si scopre il pallino dei bulbi, ma per una serie di disastri da feuilleton esce di scena e lascia la servetta nel disastro. E se si facesse uno scambio, complici i sensi di colpa del mercante, tra chi fa figli e chi fa corna? Di più non possiamo dirvi se non che il film stesso sembra una bolla che scoppia…