La solitudine, la fragilità, la vulnerabilità, l’amore, la sessualità, le costellazioni familiari, la creatività, la forza che spesso nasce dalla debolezza, sono i sentimenti vissuti dalle persone della terza età che il cinema ha raccontato negli ultimi anni
Indimenticabile capolavoro del cinema neorealista, Umberto D. del 1952 diretto da Vittorio De Sica, fece piangere dalla commozione il mitico Charlie Chaplin quando lo vide durante una proiezione privata ad Hollywood. Il grande Charlot abbracciò al termine del film Vittorio (“Lei non è un regista, ma un poeta!” gli disse), che in quel periodo era in America per preparare Ladri di biciclette (avrebbe dovuto interpretarlo Cary Grant), ma lo invitò a non fidarsi dei produttori hollywoodiani e a tornare in Italia per continuare a fare il suo cinema magari povero di mezzi, ma artisticamente insuperabile. Umberto D. è, come noto, il ritratto malinconico di un povero pensionato quasi alla fame, pronto a un passo tragico, ma che alla fine troverà la forza di continuare a vivere. Con il passare degli anni e con l’allungamento della nostra esistenza, il cinema ha contribuito, come afferma la sociologa Marina Piazza, a formare una nuova consapevolezza verso questa età, certamente difficile, ma in grado di reiventarsi verso nuove forme di responsabilità sociale. Nel ’57 il maestro Ingmar Bergman firma sull’ argomento una delle sue opere più preziose, Il posto delle fragole (domenica 28 ottobre), 1957, il ritratto commovente di un vecchio professore alle soglie della morte e alle prese con un bilancio della sua vita, tra gioia e tristezza. Non da meno il mitico Yasujino Ozu In Viaggio a Tokio (domenica 16 dicembre) 1953, pone l’attenzione dell’ incomunicabilità tra le generazioni e la fragilità della famiglia giapponese dopo la seconda guerra mondiale. Del 1989 è A spasso con Daisy (domenica 2 dicembre), il tenero rapporto di amicizia che si sviluppa tra un’anziana signora ebrea e il suo autista nero, mentre del 2010 è Poetry (domenica 11 novembre) del coreano Chang- Dong Lee, protagonista una vedova eccentrica e curiosa che vive in una piccola città. Grazie ad un centro culturale scoprirà l’amore per la poesia, un antidoto contro le brutture della vita. In La casa sul mare (domenica 14 ottobre), 2017 del marsigliese Robert Guédiguian, tre fratelli, Angela, Joseph e Armand, si riuniscono per stare vicino al vecchio padre al fine di comprendere quanto è rimasto degli ideali che lui ha cercato di insegnare loro e The Wife- Vivere nell’ ombra (domenica 25 novembre), 2018 d Björn Runge, è invece la storia della moglie di un celebre scrittore, che ha passato quarant’ anni a sacrificare il proprio talento e i propri sogni lasciando al marito il merito di rivendicare la paternità delle sue opere.