Sceneggiato dallo scrittore Ian McEwan e tratto dal suo omonimo romanzo, il film
si richiama il Codice dei minori del 1989, che nel Regno Unito rivoluzionò la legislazione in materia di diritto dei minori, ponendo il benessere del bambino al di sopra di qualunque altra istanza nei casi giudiziari dibattuti nella sezione famiglia
Fiona Maye (Emma Thompson), è un’eminente giudice di Londra che, con saggezza e compassione, presiede numerosi e delicati casi di diritto familiare. A causa del suo lavoro, ha pagato un caro prezzo personale e il suo matrimonio con il professore americano Jack è oramai giunto alla fine. Mentre affronta le difficoltà del suo privato, Fiona si ritrova a dover seguire il caso di Adam, un brillante ragazzo che rifiuta di sottoporsi alla trasfusione di sangue rischiando così la sua vita. A tre mesi dal suo diciottesimo compleanno, Adam è per la legge ancora un bambino. Dovrebbe Fiona costringerlo a vivere? Per capirlo, Fiona gli fa visita in ospedale ignorando come l’incontro sarà per entrambi foriero di nuove forti emozioni e in grado di capovolgere il corso delle cose. Il regista Richard Eyre, autore di un altro bel film scritto da McEwan, L’ ambizione di James Penfiled, dirige con mano sicura la straordinaria Emma Thompson e il giovane Fionn Whitehead, già interprete di Dunkirk, che non mancherà in futuro di stupirci ancora.