Museica
di Caparezza (Universal)


A tre anni da Il sogno eretico ritorna Caparezza, al secolo Michele Salvemini, con Museica, un nuovo concept album, che rimanda ai vecchi dischi dei Pink Floyd, e in particolare ricalca la struttura di Animals: canzone in entrata e in uscita dal “museo” (un po’ come Pigs on the wings), e altri 17 brani (per un totale di ben 70 minuti di musica) ognuno ispirato da un quadro (per i Floyd nel 1977 l’ispirazione derivò da maiali, cani e pecore) per metaforizzare l’uomo moderno, le sue pazzie, manie, difficoltà, paure e violenze.
imagesSu tutte spiccano Mica Van Gogh, China town, ma soprattutto Cover, primo singolo estratto, incredibile e geniale racconto di una vita intera tramite decine di copertine dei dischi che hanno fatto la storia della musica.
A livello musicale il disco è in linea con i precedenti: hip hop, musica elettronica, ma stavolta c’è anche un pizzico di rock in più, che arriva a strizzare l’occhio persino al nu-metal.
In definitiva un album forse meno immediato dei precedenti, dai continui riferimenti artistici, storici e letterari (basti pensare ad Argenti vive, canzone dedicata a Filippo Argenti, personaggio dell’Inferno dantesco) ma che conferma Caparezza come uno dei migliori talenti della musica italiana, un po’ l’evoluzione della specie del “vecchio” cantautore: impegnato, estremamente colto e informato, ma che utilizza un linguaggio che arriva e fa breccia soprattutto tra i giovani, e che trascina con la carica dei suoi live, a metà tra concerto e teatro-canzone alla Gaber.

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Nato a Roma nel 1984, ma vivo a Venezia per lavoro. Musicista e cantante per passione e per diletto, completamente autodidatta, mi rilasso suonando la chitarra e la batteria. Nel tempo libero ascolto tanta musica e cerco di vedere quanti più concerti possibili, perchè sono convinto che la musica dal vivo abbia tutto un altro sapore. Mi piace viaggiare, e per dirla con le parole di Nietzsche (che dice? boh!): "Senza musica la vita sarebbe un errore".

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