Critica della ragione tecnologica in Triennale

Il 23 e il 24 gennaio convegno, film, libri, discussioni, comunicazioni

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Ci avevano detto tante cose sulle nuove tecnologie. Belle. Democratiche. Creatrici dell’uomo nuovo. Socializzanti. Liberatorie. Fuori dagli schemi e via così. Non ci avevano detto che potevano rovesciarsi nel loro contrario. Se non ce ne siamo ancora resi conto ci aiutano alla Triennale di Milano Matteo Bittanti e Gianni Canova (studiosi, accademici  e curiosi di tecnologia, cinema e videogame) con un convegno di  due giorni (ingresso libero) il 23 2 il 24 gennaio, Verso la XXI Triennale. Per una critica della ragione tecnologica. Il mondo che verrà, il mondo come è già. Sono visioni di film e docu (screening), confronti a due su romanzi e saggi (Ping Pong), presentazioni (Talks). Per esempio il 23 gennaio si apre alle 15 con La zuppa del demonio, il film di Davide Ferrario sull’idea di progresso e  industria nel 900 italiano presentato a Venezia 2014, alle 21 passano i 180 minuti di All Watched over by Machines of Loving Grace (nell’immagine), il docu di Adam Curtis sulla cultura della Silicon Valley ,e il 24 si possono vedere Traditi dalla tecnologia di Jacques Ellul, autore più volte citato da Godard in Adieu au Langage e i primi due episodi di Silicon Valley, serie tv HBO firmata da Mike Judge, The Google Brain di Ben Lewis sul progetto di Google di digitalizzare lo scibile e  InRealLife di Beeban Kidron sugli effetti delle tecnologie digitali sui più giovani. Al centro dei Ping Pong  i libri di Sherry Turkle, Dave Shteyngart, Dave Eggers (il recentissimo Il cerchio), Kevin Kelly . Presentazioni ( di persona o in collegamento) di Fred Turner sul multimediale, di Alessandro Ludovico sulle reti, di Jeffrey Schnapp sul design del sapere di Brett Robinson sull’iconografia di Apple e di Paolo Pedercini sui videogames e l’essenza del capitalismo.

Tutto il programma qui 

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