Il mistero delle tre canzoni “rubate”

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vasco rossi

Si è fatto un gran parlare, nelle scorse settimane, delle tredici canzoni “rubate” a Madonna: pezzi del nuovo disco finiti illegalmente in rete prima di Natale. Del caso si è occupata la stampa (specializzata e non) di mezzo mondo.

È passato invece sotto silenzio l’episodio per certi versi simile successo recentemente a Vasco. Prima dell’uscita di Sono innocente le demo di un paio di canzoni hanno iniziato a circolare tra i fan. Fin qui nulla di particolarmente grave: in fondo i pezzi sarebbero diventati pubblici pochi giorni dopo. Sono invece le tre canzoni tuttora inedite che sono comparse da un giorno all’altro su computer e smartphone dei fan più smaliziati la vera anomalia.

Le chiameremo, anche se non hanno un titolo ufficiale, Se ti potessi dire, Il mondo migliore e Quello che potremmo fare io e te. La prima è quella che Vasco, in più interviste, ha definito la quarta canzone della sua vita. Aveva dichiarato che sarebbe entrata nel disco successivo a Vivere o niente, ma così non è stato. La versione che circola è una demo, chitarra e voce, con un arrangiamento ridotto all’osso. Le altre due canzoni invece sono arrangiate e potrebbero anche essere nella loro veste definitiva. Chi le ha ascoltate sostiene che le tre canzoni siano mediamente (ma qualcuno dice anche di gran lunga) migliori di tutti i pezzi presenti in Sono innocente.

Se ti potessi dire ricorda musicalmente Basta poco, ma con un testo importante, molto “alla Vasco“; bello il testo anche di Un mondo migliore, mentre Quello che potremmo fare io e te è una canzone più allegra, con tanto di voce femminile nel finale che ricorda vagamente Ricominciamo di Adriano Pappalardo.

Un doppio mistero: chi ha fatto circolare queste canzoni? E perché non sono state inserite nell’ultimo disco? Se chi le ha ascoltate ha ragione, ovvero si tratta di bei pezzi, questo fa ben sperare per il futuro. Perché prima o poi ovviamente usciranno dal cassetto. Da dove qualcuno, illegalmente, le ha già tirate fuori peraltro: qualcuno che aveva la chiave di questo cassetto, senza ombra di dubbio.

Non ti fidare mai cantava Vasco tanti anni fa. Ed oggi possiamo ben dire che aveva ragione.

Nato a Lavagna (GE) il 26 luglio 1970, nel giorno in cui si sposano Albano e Romina, dopo un diploma in ragioneria ed una laurea in economia e commercio, inizio una brillante (si fa per dire) carriera come assistente amministrativo nelle segreterie scolastiche della provincia di Genova e, contemporaneamente, divorato dalla passione del giornalismo, porto avanti una lunga collaborazione con l’emittente chiavarese Radio Aldebaran, iniziata nel 2000 e che prosegue tuttora. Per 15 anni ho collaborato anche con il quotidiano genovese Corriere Mercantile. Dal 2008 e fino alla sua chiusura ho curato il blog Atuttovasco.

1 COMMENTO

  1. Mha…io me la sono trovata memorizzata sullo smartphone che ho acquistato ( un huawai ) assieme anche all’altra “io e te” ….. “se ti potessi dire” è un testo tutto sommato carino mentre “io e te” mi pare una canzoncina leggera. La prima è sullo stile riflessivo con una punta di solito ottimismo del Vasco e la seconda pare di un sognatore e di chi immagina l’amore ancora senza problemi e tutto rose e fiori…spero davvero che vasco pubblichi se ti dovessi dire, magari con un arrangiamento piu rockettaro ma anche la versione che ho io che è solo chitarra e voce andrebbe bene…..

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