L’oasi dello Choro Jazz

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Il Brasile è sinonimo di musica. Ovunque tu vada in questo immenso Paese avrai un’esperienza musicale estremamente coinvolgente. Così, anche nello stato del Cearà, nella piccola e deliziosa Jericoacoara (Jerì per gli amici), una sorta di paradiso terrestre tra le onde dell’Oceano e le dune di sabbia, da dove si può osservare un tramonto mozzafiato, raccolta in una piccola oasi di palme, si svolge una bellissima manifestazione musicale chiamata “Choro Jazz”. Lo choro (pianto/lamento) è un genere musicale molto diffuso in Brasile ed ha una struttura prevalentemente strumentale.

Ogni anno, nel periodo più caldo, tra fine novembre ed i primi di dicembre, grazie alla intraprendente organizzazione di Capucho, manager e produttore di San Paolo, si riuniscono a Jerì i migliori musicisti brasiliani e vari ospiti internazionali che provengono dagli States, dall’Italia, dall’Africa etc. Per una intera settimana questi musicisti vivranno intensamente ed insieme, portando la musica nella scuola, sulla spiaggia, nelle pousade ed infine sul grande palco di fronte al quale ogni sera si raduna la gente del paese e i tanti turisti che passano da Jericoacoara per fare sport (kite-wind-s.u.p surf di cui è uno dei centri più importanti al mondo).

Nel totale di sei edizioni, Choro Jazz ha richiamato artisti quali: Joao Donato, Joao Bosco, Terence Blanchard, Raoul De Souza, Andre Mehmari, Gabriele Mirabassi, il grandissimo Hermeto Pascoal e tantissimi altri.

Per tutta la settimana si sente musica ovunque. Tutti i musicisti, che hanno stili ed origini diverse, collaborano tra di loro creando originali contaminazioni ed alla sera, sul palco, intrecciano il loro talento in uno spettacolo suggestivo ed emozionante. A notte fonda, una volta terminato il concerto, la musica si trasferisce nei bar lungo la spiaggia, dove tra birra  e caipirinha, le note dello “choro jazz” continuano ad arrichire la già magica atmosfera della meravigliosa Jericoacoara.

 

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Ex Direttore Generale della Sony Music, ha trascorso 35 anni nel mondo del marketing e della promozione discografica, sempre accompagnato da una grande passione per la musica. Lavorava alla EMI quando, in un periodo di grande creatività musicale, John Lennon, Paul McCartney e George Harrison hanno iniziato produzioni proprie di alto livello e i Pink Floyd hanno fatto i loro album più importanti. Sino a quando, con i Duran Duran da una parte ed il punk dall’altra, è arrivato il decennio più controverso della musica.In CBS (più tardi Sony), ha contribuito alla ricerca e al lancio di un numero considerevole di artisti, alcuni “mordi e fuggi” come Spandau Ballet o Europe, altri storici come Bob Dylan, Bruce Springsteen, Cindy Lauper, Franco Battiato, George Michael, Claudio Baglioni, Jovanotti, Pearl Jam, Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia e tanti altri…Si fatica davvero a individuare un artista con il quale non abbia mai lavorato, nel corso della sua lunga vita tra pop e rock.

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