Romeo&Juliet di Carlo Carlei
con Douglas Booth, Hailee Steinfeld, Ed Westwick, Christian Cooke, Paul Giamatti.
Voto dal 6 al 7
Lui crede di amare un’altra poi vede lei: colpo di fulmine al ballo. Amore istantaneo, incontri veloci sul verone, a rischio della pelle perché appartengono a famiglie che si odiano, matrimonio segreto, duello e esilio di lui, finto suicidio di lei, tragico equivoco, vero suicidio di lui, vero suicidio di lei. Romeo e Giulietta di William Shakespeare. Dal 1596 o giù di lì una garanzia. Ci sono tre modi di fare conoscere Shakespeare: a) portare i giovani a teatro, b) portare il teatro ai giovani sotto forma di film, c) farlo in chiave postmodern, come Baz Luhrmann che nel 1996 aveva usato una chiave gangsta esagitata e musicata e attori da fan club del tempo (Leonardo Di Caprio, Claire Danes) uniti da un + (Romeo+Giulietta). Carlo Carlei, che ci prova quasi vent’anni dopo e soprattutto dopo le saghe dei vampiri ado, adotta un metodo b+c: ci mette una & commerciale (Romeo&Juliet), costumi rinascimentali e lo sceneggiatore di Downtown Abbey, Julian Fellowes. Il film uscito nel 2013 ha fatto il giro del mondo e infine approda da noi, e la formula suona così: testo Shakespeare, immaginario alla Zeffirelli, attori alla Twilight, tra ombrosi e scatenati. Che dire? Sarà che abbiamo appena visto Romeo/ Douglas Booth in Jupiter dei Wachowski, ma la sensazione è che appena gli metti addosso panni vagamente d’epoca si trasformi nella variante teen di un cavaliere fantasy. Ecco, quando gli attori giovani in questo Romeo&Juliet accostano gli attori anziani, sembra che i primi siano in un fantasy e gli altri in una rappresentazione teatrale. Forse è semplicemente la realtà della dialettica tra due epoche. Forse aiuta a rendere la distanza siderale dei giovani amanti incompresi e schiacciati dalle lotte tribali tra Montecchi e Capuleti. Siamo usciti con la sensazione che Shakespeare resista a tutto, ma non ci saremmo sorpresi se Romeo & Julet si fossero dati la vita eterna con un morso tra vampiri. Questo avrebbe permesso un sequel…
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