Prima regola del Fight Club: non parlare mai del Fight Club. Vediamo di trasgredirla per qualche riga. È in uscita Fight Club parte seconda, i fans del libro di Chuck Palahniuk e quelli del film di Fincher, diventato culto, sgraneranno gli occhi. Peccato che una buona fetta resterà con l’amaro in bocca accorgendosi che si tratta di un fumetto, scritto dallo stesso autore del romanzo e illustrato da Cameron Stewart. Uscirà a fine Maggio negli Stati Uniti, in dieci puntate che saranno pubblicate dalla Dark Horse Comics.
Così per conoscere cos’è successo al protagonista senza nome tormentato dal suo alter ego Tyler Durden bisognerà aspettare la traduzione italiana e recarsi in fumetteria. La vicenda si svolgerà dieci anni dopo i fatti accaduti nel romanzo e nel film. Il protagonista sarà alle prese con dipendenza da farmaci, moglie annoiata e figlio dalle manie distruttive: alcuni estratti, apparsi su Playboy, rivelano che si è sposato con Marla Singer, il personaggio interpretato da Helena Bonham Carter nel film del 1999, mentre loro figlio si esercita creando polvere da sparo fatta in casa nella sua camera da letto.
Sembra tutto nella norma: uno spaccato di routine quotidiana di una coppia annoiata, ma così non sarà: “Il sequel sarà incasinato e cupo” ha rivelato Chuck Palahniuk. Cosa succederà è facilmente prevedibile seguendo il suggerimento dello stesso illustratore Stewart che a metà dell’anno scorso ha twittato “Tyler Durden vive”.
Perciò non ci resta che attendere… E a chi storcerà il naso per l’inusuale forma artistica scelta per il sequel del romanzo e del film, rispondono le parole dello stesso Durden: “dai, evolviamoci, le cose vadano come devono andare. Per me, eh! Forse potrei sbagliarmi. Forse è una terribile tragedia”.