Iniziato il tour dei Litfiba: tanto rock, poche hit

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Si è aperto con un doppio sold out il Tetralogia degli elementi live dei Litfiba, che ieri e domenica ha inaugurato dall’Atlatico di Roma un tour che parte già col tutto esaurito: nessun biglietto rimasto neanche per le altre tre date in programma ad aprile, il 20 a Firenze, e il 22 e 23 a Milano, tanto che già è stato annunciato un lungo tour estivo che partirà il 9 luglio da Grugliasco.
Dopo il tour tematico sulla trilogia del potere di due anni fa, stavolta Piero e Ghigo decidono di celebrare i 4 album pubblicati a cavallo tra anni ’80 e ’90, i quali rappresentano ognuno un elemento: il fuoco per El diablo, la terra per Terremoto, l’aria per Spirito, e ovviamente l’acqua per Mondi sommersi.
Sul palco, insieme al duo fiorentino, Luca Martelli alla batteria, Ciccio Li Causi al basso, Federico Sagona alle tastiere.
Si parte con Resisti, e con Pelù che invita a resistere “ora e sempre“, ma ne ha per tutti: dai nuovi poteri, ai vecchi poteri travestiti da novità, contro cui si scaglia in Dinosauro, fino a Matteo Salvini, a cui dedica un verso di Africa: “se credi che il diverso sia da cancellare tu spera solo di non dover emigrare“. Ce n’è anche per la chiesa, e per l’ex papa Ratzinger, additato come l’anticristo, tanto da essersi “meritato” il suo posto all’interno di El diablo al posto del classico “666“.
LITFIBA-liveTra tante invettive (compreso un mega-cartello con scritto “Mafia merda“) c’è spazio anche per il ricordo di Pino Daniele e, in coda a Sotto il vulcano, Piero “recita” a modo suo Je so’ pazzo, uno dei brani storici del cantautore napoletano scomparso ad inizio anno.
Durante le due ore di concerto il ritmo è serrato e il rock è di quelli duri, tanto che il primo brano dove si può tirare un attimo il fiato è Bambino, che arriva a metà serata, ma è solo una breve pausa, si riparte subito col pedale sull’acceleratore e via via scorrono gli altri brani della tetralogia, da quelli meno conosciuti come Dottor M e Tammùria, fino alle hit da classifica Spirito e Regina di cuori.
Ma tra tante canzoni “secondarie”, ne mancano purtroppo altrettante fondamentali. E non parliamo di brani qualunque, ma vedere esclusi dalla scaletta pezzi come Proibito, Gioconda, Maudit, Fata Morgana, Animale di zona, vere e proprie colonne portanti della tetralogia stessa e che hanno lanciato i Litfiba nell’Olimpo del rock italiano, fa quasi gridare allo scandalo.
Se siete feticisti di questi quattro dischi, e soprattutto delle varie b-sides che ne fanno parte, questo è il concerto che fa per voi. Se invece sperate di sentire i successi che hanno portato questi album in vetta alle classifiche passate la mano e aspettate il prossimo giro, perchè non li ascolterete.

Questa la scaletta:
1. Resisti
2. Dimmi il nome
3. Africa
4. Dinosauro
5. Sotto il vulcano
6. Lo spettacolo
7. A denti stretti
8. El diablo
9. Dottor M
10. Linea d’ombra
11. Bambino
12. Tammùria
13. Woda woda
14. Ora d’aria
15. Rawhide
16. Siamo umani

17. La musica fa
18. Ragazzo
19. Spirito
20. Regina di cuori
21. Soldi
22. Il mistero di Giulia
23. Ritmo

24. Lacio drom

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